
«Fatica fatica fatica, lavorare lavorare lavorare». È la ricetta del ‘prof’ Rocco Commisso per diventare imprenditori di successo. Il patron della Fiorentina è salito ieri in cattedra al Gobetti Volta di Bagno a Ripoli. O meglio, è sceso in campo perché per fare posto alla sua attesa lezione, è servita tutta la palestra dell’istituto superiore. Circa 300 studenti degli ultimi anni degli indirizzi telecomunicazione e marketing e finanza dell’istituto tecnico, hanno ascoltato le parole del presidente di Mediacom e lo hanno tempestato di domande. Al «come si diventa bravi imprenditori», Commisso ha risposto con un altro quesito rivolto stavolta da lui ai ragazzi: «Quante volte siete andati in vacanza nella vostra vita? Circa una volta l’anno? Ecco, io in 25 anni non ci sono mai stato: ho sempre lavorato. Così si ha successo». Perché con l’impegno, la passione e la fatica, promette il patron viola, i traguardi si raggiungono. I ragazzi incuriositi ed entusiasti hanno chiesto anche notizie sul Viola Park, la cittadella dello sport che sta nascendo proprio a pochi passi dal Gobetti Volta e che si sta sviluppando proprio sotto i loro occhi. «E’ un investimento importante, più costoso di quanto avevamo previsto – ha ammesso Commisso -: ormai abbiamo superato i 100 milioni di spesa, ben oltre i 75-80 che avevamo ipotizzato. Ma le grandi aziende devono investire e capitalizzare. I risultati economici non sono immediati, ma stiamo creando i presupposti per un patrimonio societario importante in cui crediamo».
Commisso ha risposto con calma, interesse e simpatia alle tante domande dei ragazzi che lo hanno accolto con cori da stadio. Ha poi scattato foto con chiunque gli abbia chiesto un selfie, compreso uno studente che si è presentato all’incontro con indosso la maglia del Napoli, «la squadra per cui tifo – ha detto -, ma la ammiro tanto, presidente. Vorrei fare una foto con lei» ha detto allo speciale professore per un giorno che non gli ha negato uno scatto e un abbraccio. Commisso è stato accompagnato dai docenti Marco Carraresi e Alessandro Dei, dal preside Simone Cavari e da altri docenti dell’istituto a vedere i numerosi laboratori di informatica, lingue e altre materie e gli ambienti scolastici del grande istituto superiore che vanta anche un indirizzo sportivo dello scientifico. Passando nei corridoi, Commisso si è affacciato in tante classi intente a fare lezione per un saluto veloce, suscitando stupore, risate e ammirazione. Ha ricevuto tanti applausi, fin da quando è sceso dall’auto al parcheggio e ha attraversato a piedi la pista di atletica per entrare nell’edificio scolastico: al suo passaggio, le finestre si aprivano e gli studenti lo salutavano scattando foto e gridando il suo nome. Si è fermato anche a fare la ricreazione coi ragazzi e ha lodato una scuola che insegna a diventare grandi e a puntare su se stessi. «Impegnatevi, perché il futuro sembra tanto lontano, ma invece è molto vicino» ha detto agli studenti nell’allontanarsi, promettendo di tornare presto. Lo scrive La Nazione.