Intervenuto ai microfoni di Radio Bruno, Stefano Cecchi, ha così parlato a poche ore dalla sfida tra Lech Poznan e Fiorentina, valida per la gara di andata dei quarti di finale di Conference League: “L’ambiente di Poznan mi sembra molto simile a quello di Firenze, il Lech cerca nelle coppe la consacrazione della stagione a fronte di un campionato che non può più regalare cose straordinarie”.
Poi ha proseguito parlando dei singoli viola, partendo da Nico Gonzalez: “Continuo a pensare che sia fondamentale, non fa mai cose banali, e il fatto che appaia carico per me è una cosa iper positiva”. E su Ikoné: “E’ un giocatore da vorrei ma non posso, a scuola secondo me non aveva ottimi voti in geometria e matematica. Alcune giocate che fa sono straordinarie, gli vorrò sempre bene perché ha dentro l’umiltà del talento ed è selvaggio come Edmundo. Magari non è contento di ciò che fa ma prova sempre a farlo, tirando sempre fuori la sua illogicità”.
Infine, su Jovic e Dodò: “A Jovic molti hanno messo insufficienza per quell’occasione fallita con lo Spezia, ma per procurarsela lui fa un movimento spaziale, una roba che Cabral non ha. Poi sbaglia, ma è una giocatona. Ora forse è anche deresponsabilizzato, può giocare più sereno da subentrante. Comincio a pensare che Dodo’ sia più forte di Odriozola, soprattutto in fase difensiva”.
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