Dopo la vittoria della Fiorentina in Conference League, Enzo Bucchioni è intervenuto a Radio Bruno Toscana analizzando segnali e prospettive della squadra viola:
«Finalmente si sono visti i giocatori più attesi, quelli da cui dipendono davvero le sorti di questa squadra. Al di là del risultato – perché la Dinamo Kiev ha mille problemi, a cominciare dalla situazione del Paese – mi porto via delle certezze. Hanno comunque qualche buon elemento, e per esempio io guarderei con attenzione Zakharchenko, difensore centrale classe 2006: è un ragazzo valido, potenzialmente molto forte».
Bucchioni ha poi sottolineato l’importanza del finale di gara:
«Quello che conta davvero sono gli ultimi venti minuti. Nelle partite precedenti erano sempre stati un disastro: una volta subìto gol, la squadra non reagiva mai, mostrava sempre lo stesso atteggiamento. Ieri invece ho visto una Fiorentina che ha voluto andare a vincere, forse per la prima volta in questa stagione. Senza quella reazione sarebbe finita con un 1-1 inutile e inguardabile. Invece è arrivato un segnale, al di là del valore dell’avversario».
Riferendosi al confronto interno seguito alla gara contro il Sassuolo, il giornalista ha aggiunto:
«Sappiamo tutti cosa è accaduto durante e dopo quella partita. Sicuramente c’è stato un confronto, e magari proprio questo ha sbloccato qualcosa. Ci siamo aggrappati a tutto, ma forse questi venti minuti potranno essere portati anche nella partita di domenica contro il Verona.
Voglio esagerare: sarà come una finale di Champions League, una gara che può segnare il percorso. Se non batti il Verona, sei ancora più nei guai. Ma se l’atteggiamento sarà quello del finale di ieri, allora forse si può ripartire».
Infine, Bucchioni si è soffermato sulla scelta tattica di Vanoli:
«Finalmente il cambio di modulo. Mi è piaciuto molto e, secondo me, è stato determinante. Gli avversari non ci hanno capito più nulla, hanno perso punti di riferimento, mentre la Fiorentina ha occupato meglio gli spazi e sfruttato le fasce: non a caso il gol arriva da un cross. Se ne parlava da tempo… È vero che Vanoli non ha veri esterni, ma ha i terzini e puoi creare una catena. Io l’avrei fatto già da un po’, perché così hai più ampiezza e puoi andare sul fondo per mettere palloni pericolosi in area».
