L’ex attaccante, Fabio Bazzani, si è espresso ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport sulla stagione della Fiorentina.
Le sue parole: “Le scorie di un inizio complicato c’erano anche a Genova. Ma quando resetti tutto e cambi la guida tecnica trovi qualche energia per poter reagire. Senza strafare è rimasta nella partita. Più di questo non si poteva pretendere, Vanoli era arrivato da troppo poco. Durante la sosta l’allenatore metterà mano sull’aspetto tattico e fisico”.
Aggiunge: “Il secondo tempo di Como c’è stata una differenza clamorosa. E’ stato un tempo a senso unico, mi ha colpito parecchio. Vanoli ha fatto i test fisici per capire dove lavorare. Ma, al di là dell’aspetto fisico, la Fiorentina si stava spegnendo sotto l’aspetto emotivo. Non ha mai trovato una sua identità e convinzione”.
Conclude su Gudmundsson: “Aspettiamo la sua esplosione. Deve trovare continuità di prestazione. A Marassi si è visto quello che può fare: raccordo tra centrocampo e attacco. Deve fare la differenza. Serve all’attaccante per ricevere palloni”.
