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Amoruso: “Ieri abbiamo visto una Fiorentina di un altro livello. Sarà domenica però la vera sfida”

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Amoruso: “Ieri abbiamo visto una Fiorentina di un altro livello. Sarà domenica però la vera sfida”

Redazione

24 Ottobre · 14:22

Aggiornamento: 24 Ottobre 2025 · 14:24

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Il ds ed ex calciatore,Lorenzo Amoruso, parla a Radio Bruno dopo la vittoria della Fiorentina a Vienna. Queste le sue parole:

“L’avversario di ieri sera sapevamo non fosse imprescindibile ma c’è stato il giusto atteggiamento da parte nostra, un atteggiamento positivo e aggressivo sul portatore di palla, la squadra era costantemente corta e cercava di proporsi d’aiuto al possessore di palla: c’è stata una buona Fiorentina e il risultato è stato il necessario per stare tranquilli prima della complicata gara di domenica contro il Bologna. Rispetto al grigiore visto fino ad ora questa partita è stata di un altro livello.

E’ difficile dire che in questo momento sia tutto risolto, che tutti abbiano ritrovato la condizione e la mentalità, non si può dire, ma credo che con domenica sera la Fiorentina abbia toccato il fondo, contro un Milan che non era neanche al top, passi in vantaggio, e dal punto di vista psicologico avresti dovuto acquisire molta forza e consapevolezza, ma ancora una volta hai lasciato determinare la partita agli avversari e non te lo puoi permettere in queste condizioni calcistiche, così perdi solo una partita, la Fiorentina ha calciato una volta in porta domenica scorsa, per dire la pochezza che c’è stata. La prestazione di ieri sera è stata diversa, con i campo anche giocatori che non sono abituati a giocare, quindi dopo aver toccato il fondo non puoi fare altro che risalire, non mi aspetto dal giorno alla notte di risolvere tutte le problematiche ovviamente, ma la Fiorentina sembra stia risalendo da un punto di vista mentale: correre, prendere palla e andare in porta. Serve mantenere questo.

Ieri sera nessuno era al di sotto del 6 e mezzo, da come ci eravamo lasciati domenica sera, chiunque scendesse in campo sarebbe stato molto teso, pressato, dal fatto che avrebbe dovuto dimostrare per forza qualcosa. Lo stesso Pioli penso stia capendo qualcosa in più della squadra, ha messo in campo coloro che hanno dato di più nell’arco di tempo tra domenica e ieri in allenamento, quindi ha dato possibilità a quelli che avevano giocato poco e ha fatto capire a quelli che giocano titolari che ci sono comunque altre buone risorse, Pioli voleva “rompere le scatole” a quelli che giocano sempre e non stanno rendendo. La vera prova comunque ce l’avremo domenica prossima contro il Bologna, si dovrà essere bravi e veloci nella circolazione della palla e cercare di portarla subito sugli esterni.

Fortini al posto di Gosens? Non è un giocatore che sul sinistro arriva sul fondo e crossa, ci prova ma da quanto ho visto anno scorso non funziona molto in quella posizione, non si può andare a perdere il passo. Io in questo momento cambierei il minimo, non vado ad invertire un giocatore per cercare di trovare un’eventuale soluzione ad un disastro che c’è, in questo momento. Mi aspetto dei cambi domenica ma non so se Fortini partirà titolare ma non perchè non lo veda bene ma credo che in questo momento, io allenatore, debba giocare anche sul piano psicologico, ieri sera va bene che era una squadra non eccellente, ma abbiamo vinto con tutta la squadra non titolare, che non giocavano da molto, quindi domenica posso ridare fiducia ai titolari proprio per vedere come reagiscono, domenica con il Bologna si dovrà avere una risposta vera, un “voglio lottare, voglio giocarmela” e capire chi dovrà giocare titolare, anche perchè tre giorni dopo siamo contro l’Inter in trasferta. Vedendo il Fagioli e il Gudmundsson di ieri riconosciamo nel calcio moderno quel tocco che non ci illude, ma da tifosi, ci fa sognare. Sul confronto tra Pioli e Dzeko ci può stare, si rimanda al discorso estivo, alla fine è stato l’allenatore a parlare di tre attaccanti in estate, ed è quindi normale che Dzeko non sia contento, lui è venuto a Firenze per giocare”.

 

 

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