Pistocchi ha parlato alungo di Fiorentina a Mediaset: “Andrea Della Valle è un entusiasta, suo fratello Diego è un imprenditore e forse sono le loro anime diverse che si sono scontrate in questo periodo. Ho sempre rimproverato alla dirigenza viola di non avere un progetto tecnico chiaro, questa è la vera difficoltà per un dirigente: stabilire il tipo di gioco che si vuole avere, scegliere un allenatore e dei giocatori di conseguenza. Invece negli ultimi le idee di gioco sono state molto ondivaghe, vengono comprati giocatori che l’allenatore deve adattare perché presi senza consultarlo magari. Il pubblico di Firenze è uno dei più affezionati alla squadra, per cui merita una Fiorentina all’altezza della sua passione. Da troppi anni non vedo una Fiorentina competitiva, fa buone partite ma si barcamena tra posizione di classifica non esaltanti e la zona Europa League. Per dare più concretezza al progetto tecnico, i Della Valle devono chiarirsi le idee a livello di uomini e investire in modo oculato. Questo si ottiene creando anche un nucleo italiano, che dia garanzie, e poi credo che l’entusiasmo dei Della Valle sia legato anche a cose successe in passato. La Fiorentina per loro continuerà ad essere un motivo di grande interesse, non è un club qualsiasi, la passione va alimentata con i risultati però questi si ottengono con un progetto chiaro. Chiesa? Io penso sempre al fatto che le scelte che fa una persona non debbano essere per forza collegato con il rendiconto economico. Ho avuto modo di ammirare ancora una volta la bellezza di Firenze negli ultimi giorni, qualche anno fa incontrai invece Antognoni in città e notai come tutti si sporgevano dalle auto, dagli autobus per salutarlo… faccia un ragionamento Chiesa: è ancora un bambino, ha la possibilità di diventare un simbolo, anche guadagnando molto bene. Poi i calciatori sono professionisti e se qualcuno gli offrirà 6-7 volte quanto guadagna a Firenze e la tentazione sarà grande. A volte affacciarsi a Fiesole e vedere il panorama vale di più di uno stipendio anche clamoroso, in una città grigia”.