Dallo scorso gennaio, fino a poche settimane fa, il rapporto tra la Fiorentina e l’entourage di Dodo non è stato idilliaco. Tutt’altro. Al punto che i viola avevano fissato il prezzo del calciatore per esaudire la sua volontà di andarsene nel momento in cui qualcuno avesse formulato un’offerta: 30 milioni di euro per chi si fosse palesato al Viola Park. Alla fine non si è fatto avanti nessuno. I primi di ottobre è iniziata l’opera di disgelo dell’allora ds Pradè. Dialoghi riavviati, e buone sensazioni. Poi le dimissioni dello stesso direttore sportivo, seguite da un periodo di stallo.
E alla fine l’incontro a quattr’occhi che ha rasserenato tutti, nell’ottica di proseguire l’azione diplomatica di Pradè e di trovare un’intesa davvero convincente. Dodo ha sempre cullato il sogno di legarsi a Firenze, città che ama e che ha dato i natali ai suoi figli. L’aria di profonda distensione legittima un certo ottimismo. Nelle prossime settimane è atteso un nuovo confronto tra le parti per capire le reali intenzioni del ragazzo, così da entrare nel vivo della trattativa nel segno della buona volontà e della stima reciproca. Intanto il primo passo è stato fatto.
In tutto questo Dodo ha lasciato i tifosi col fiato sospeso sabato sera, quando è uscito dal campo malconcio. Il primo report ufficiale racconta di un risentimento ai flessori della coscia destra. A ore è atteso un comunicato della Fiorentina che faccia ulteriore chiarezza sulle sue condizioni, ma da Bagno a Ripoli non filtrano impressioni positive. È possibile che il classe ’98 debba saltare la sfida di giovedì sera, in Conference League, contro l’Aek Atene. Nel caso, il tecnico Paolo Vanoli prenderà tutte le contromisure in suo possesso. Vedremo. Presumibilmente oggi sarà tutto più chiaro. Lo riporta il Corriere dello Sport.
