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Perfetti: ”Kean ha pagato il fatto che la squadra non girasse. Bisogna scusarsi con Palladino.”

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Perfetti: ”Kean ha pagato il fatto che la squadra non girasse. Bisogna scusarsi con Palladino.”

Redazione

20 Novembre · 11:15

Aggiornamento: 20 Novembre 2025 · 11:15

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L’agente FIFA Fabio Perfetti, intervenuto a Sportitalia, ha commentato il momento della Fiorentina: “Kean? Secondo me può soltanto crescere. All’inizio della stagione alla Fiorentina non ha funzionato praticamente nulla. Quest’estate pensavo che la squadra potesse dare fastidio a molte, ritrovarla così in basso è stato davvero sorprendente. Forse qualcuno dovrebbe anche chiedere scusa a Palladino, e ora vedremo cosa riuscirà a fare a Bergamo. Quella fluidità di manovra che la Fiorentina aveva mostrato l’anno scorso, pur senza un gioco spettacolare ma comunque creando molto, con Pioli non l’abbiamo vista. Parliamo di un allenatore esperto, uno che ha vinto uno scudetto col Milan, dal quale ci si aspettava un salto di qualità per la Fiorentina. Kean comunque con le poche occasioni avute ha fatto un paio di gol e ha calciato in porta: non ho visto un giocatore lontano parente dello scorso anno, o comunque uno che ha avuto una stagione d’oro e non l’avrà mai più. Credo che abbia sofferto una squadra che non stava girando. Ora a Vanoli il compito difficile di farla girare: se la squadra trova equilibrio, poi anche i singoli emergono. I giocatori forti ci sono, e sono tanti.”

“Palladino non ha mai sbagliato un passaggio ed erano tutt’altro che semplici: non solo la Fiorentina, dobbiamo ricordarci anche di come ha preso il Monza e cosa era riuscito a fare lì, ma anche che fine ha fatto il Monza…Palladino ha dimostrato una raffinata intelligenza nell’interpretare il suo ruolo. Non è un allenatore superficiale, ma non è neanche uno di quelli che fa passare il messaggio di aver inventato il calcio facendo cose più complicate che funzionali. Fa cose semplici, ma giuste, in base al materiale umano a disposizione. Il suo Monza è diverso dalla sua Fiorentina perché i giocatori erano diversi e sa mettere in discussione le proprie idee. All’Atalanta si trova un’altra sfida difficile, ma forse più di tutti è quello più pronto a sposare la filosofia del club bergamasco, lanciando i giovani e mantenendo le aspettative che ci sono sulla Dea”.

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