L’ex calciatore e ds Giovanni Galli interviene a Lady Radio per dire la sua sul momento della squadra di Firenze. Ecco cosa dice:
“Da sabato con la Juventus deve iniziare un campionato diverso, già la situazione è critica, hai due partite difficilissime, mi auguro che questi 15 giorni siano serviti al nuovo allenatore per entrare in rapporto sia professionale che umano con i giocatori, cercare di far capire quelli che sono stati gli errori commessi fino ad oggi, cercare un dialogo aperto, sentire dai calciatori cosa provassero in campo, quali fossero le difficoltà nelle quali si trovavano durante le partite… tutti questi particolari che un giocatore deve avere la forza di esprimere liberamente. Dopo l’allenatore valuterà durante gli allenamenti e farà le sue scelte, che non saranno definitive, comunque non si esclude nessuno perchè tutti potrebbero tornare utili. Tutti dovranno sentirsi parte integrante, non si deve optare per delle bocciature a prescindere.
Questo è il momento di tirarsi fuori e dare un messaggio forte. I giocatori con più personalità devono emergere e tirare dietro anche gli altri. Non voglio entrare nel discorso stadio perchè più passano i giorni e più l’errore di volerlo rifare al posto del vecchio Franchi diventa evidente, però spero che qualcuno abbia la coscienza di dire che sarebbe stato meglio fare in maniera diversa e il Franchi utilizzarlo per altro. Il calcio è uno sport anche di contatto, a differenza del tennis ad esempio dove la rivalità è estemporanea; sicuramente uno stadio nuovo, accogliente, che disinnesca la violenza è utile ed è un bel messaggio. Vorrei sapere, invece, il discorso della viabilità e della sicurezza, non dentro lo stadio ma nei 200 mt nei confini dello stadio, che potrebbero essere punti di difficoltà per quanto riguarda il contatto tra le tifoserie.
Questa squadra deve ritrovare autostima, non è composta da cialtroni ma da giocatori importanti; io non so cosa sia successo in questi 4 mesi ma si è sbagliato tutto quello che si potesse sbagliare ed oggi con il cambio dell’allenatore e l’allontanamento del ds, bisogna ripartire da 0, ricercare attenzione sui particolari e ripartire dalle cose più semplici. In questo momento abbiamo una difesa che fa acqua e non dà sicurezza alla squadra, devi lavorare molto su questo; 18 gol in 11 partite significa partire sempre un gol e mezzo in svantaggio, diventa quindi problematico. Oggi il reparto che deve dare certezza a tutti è la difesa, Vanoli lavorerà prima su questo poi sul centrocampo e la fase offensiva, oggi bisogna preoccuparsi di non regalare sempre un gol di vantaggio agli avversari.
Comuzzo nella nazionale u21 ha fatto molto bene e si è distinto nella difesa a 4, non aveva pressioni. Uno spogliatoio bisogna viverlo, le sensazioni che si hanno da fuori sono diverse, un conto è sapere cosa c’è dentro lo spogliatoio, capire cosa c’è che unisce questa squadra per essere tale e per ottenere risultati di conseguenza; diventa difficile giudicare, abbiamo sbagliato tutti. Io ieri ho letto l’intervista di Ferrari e l’ho trovata corretta quando dice “Abbiamo sbagliato tutti”, con l’arrivo di Pioli la società pensava di essere coperta perchè aveva sempre avuto allenatori giovani e Stefano era un esperto, i giocatori pensavano che gli facesse fare un salto di qualità e Pioli non è riuscito a fare niente di tutto ciò anche perchè non aveva più lo staff storico su cui contare, con delle aspettative altissime.
La partita di sabato è lo spartiacque, l’importante è la prestazione, sperare di vincere sabato è una cosa, quello che abbiamo visto fino ad oggi è diverso, si spera ma si fa fatica a pensarlo. Abbiamo bisogno di un segnale. Per quanto riguarda lo stadio, non vorrei scendere in una questione politica, ma io non ho mai visto nè un giapponese nè un cinese davanti allo stadio a farsi le foto, questo stadio era stato qualificato come un bene culturale ad alta attrazione turistica, o i tifosi sono turisti o i turisti non sanno dell’esistenza dello stadio… l’obbligo era di fare lo stadio dentro Firenze: c’è stato un sindaco che andò a posare la prima pietra dentro lo stadio, chissà che fine abbia fatto”.
