Per Simon Sohm si sta aprendo una fase completamente nuova nella sua avventura alla Fiorentina. Il centrocampista svizzero, arrivato in estate su impulso di Pioli che per inciso gli avrebbe preferito soltanto il fedelissimo Kessie, non è mai riuscito a diventare realmente centrale nel progetto del tecnico emiliano, nonostante un avvio incoraggiante col gol al debutto di Manchester. Con il passare delle giornate il suo rendimento è però sceso, fino a farlo scivolare in fondo alle preferenze dell’allenatore, che non aveva nascosto le proprie perplessità: «Se non gioca è perché adesso non mi sta convincendo». Una fascite plantare, infine, lo ha tenuto fuori proprio sul finire dell’era Pioli, quando la situazione è precipitata.
Il cambio in panchina ha ribaltato prospettive e gerarchie. Sia Galloppa a Mainz che Vanoli a Genova gli hanno consegnato una maglia da titolare, e Sohm ha risposto con personalità: un gol in Germania e l’assist decisivo per Piccoli a Marassi. Vanoli apprezza la sua fisicità e il suo modo di interpretare la fase di non possesso, qualità che lo rendono più funzionale rispetto a centrocampisti maggiormente orientati al palleggio, come Fagioli. Ciò che il nuovo allenatore gli chiede ora è continuità: ritmi più alti, presenza costante, capacità di incidere anche senza numeri da bonus (se poi continueranno ad arrivare gol e assist tanto meglio…). Al rientro dagli impegni con la Svizzera, due o tre sedute potrebbero bastare per vederlo dal primo minuto contro la Juventus. Perché da domani al Viola Park non si penserà ad altro.
La sfida contro gli uomini di Luciano Spalletti sarà significativa soprattutto per il centrocampo, reparto che non ha ancora trovato una sua dimensione. L’impressione è che Vanoli abbia scelto i titolari al netto di un livello da alzare nel complesso. Un paio di tirate d’orecchie le ha già avute Nicolussi Caviglia, che comunque viaggia verso una maglia da titolare. Con lui, oltre a Sohm, atteso anche Mandragora. In senso generale occhio a Richardson, magari non per giocare dal 1′ sabato, ma ha le caratteristiche per rientrare nelle rotazioni in mediana. Lo scrive La Nazione.
