Tra i dati che inchiodano la Fiorentina di Pioli c’è il “regresso di gol”. I viola faticano maledettamente a segnare, e lo dimostra il saldo delle marcature al nono turno del campionato: solo 7. L’anno scorso, di questi tempi, la squadra viaggiava a quota 20. Quel che preoccupa di più è il numero dei gol subiti: 15. Il bilancio è in passivo di 8. Un anno fa lo stesso dato diceva + 11, perché la Fiorentina aveva incassato solo 9 reti. Il confronto tra l’avvio attuale e quello dell’anno scorso, quando la squadra si apprestava a inanellare una serie di successi a fila, è impietoso. In realtà, scavando più indietro nel tempo, ci si accorge che il passivo tra reti segnate e subite al nono turno del campionato non era mai stato così netto nella gestione Commisso. Nemmeno in alcune delle stagioni più buie degli ultimi sette anni, corrisposte non a caso agli esoneri di Montella e Iachini. A quei tempi la squadra poteva vantare una tendenza comunque più virtuosa di quella attuale, per quanto negativa. Il che suona come un campanello d’allarme assordante.
Nel 2023-2024, ultima stagione di Italiano alla Fiorentina, la squadra partì con 18 gol fatti e 13 subiti. Praticamente i viola compensavano le lacune difensive con la fertilità dell’attacco: il saldo diceva + 5. La seconda annata dell’attuale tecnico del Bologna, 2022-2023, non partì benissimo. Infatti i suoi ragazzi segnarono lo stesso numero di reti attuali, 7, incassandone però alcune in meno: 11 totali. Per un passivo di 4. L’esordio di Italiano, nel 2021-2022, fu positivo: la Fiorentina siglò 13 gol e ne subì 12. Attivo di 1.
Nel 2020-2021 la Viola iniziò la stagione con Iachini, la cui squadra tracciò il secondo passivo più grave dell’era Commisso dopo nove giornate: 5. Segnò 10 gol incassandone 15. L’allenatore marchigiano era già stato esonerato due turni prima: lo aveva sostituito Prandelli. Nel 2019-2020, prima annata della gestione americana, la Fiorentina di Montella arrivò alla nona gara avendo siglato 13 reti e subìto 12. Attivo di 1. La situazione precipitò strada facendo, tanto che l’Aeroplanino fu cacciato al diciassettesimo turno. Oggi le cose si mettono peggio, a giudicare dai numeri. Lo riporta il Corriere dello Sport.
