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Zauri: “L’unica medicina è vincere. Gud e Kean in nazionale incidono perchè liberi, senza pressioni”

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Zauri: “L’unica medicina è vincere. Gud e Kean in nazionale incidono perchè liberi, senza pressioni”

Redazione

13 Ottobre · 14:00

Aggiornamento: 13 Ottobre 2025 · 14:01

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L’ex viola e oggi allenatore del Campobasso, Luciano Zauri, ha parlato ai microfoni di Radio Firenze Viola per quanto riguarda la situazione a Firenze. Le sue parole:

“Da questi momenti difficili se ne esce con la solita medicina, la vittoria, che è quella che sistema sempre le cose e ridà il coraggio ai singoli e di conseguenza alla squadra. Quando poi mancano le prestazioni dei singoli che non stanno attraversando il loro momento migliore, potrebbe esserci chiunque ad allenare ma tutti farebbero fatica. Attraverso proprio il livello del singolo poi tutta la squadra ne trarrebbe beneficio. Ha influito, secondo me, anche il divorzio con Palladino dopo il quale alcuni giocatori hanno fatto fatica ad incidere nella rosa nonostante la conferma del nuovo allenatore, poi anche i cambi di moduli… alla fine quando le cose non vanno non si può ridurre tutto ad una singola cosa.

Parlando di Kean e Gudmundsson e di come riescano ad incidere nelle rispettive nazionali a differenza della difficoltà che riscontrano invece quando giocano a Firenze, nessuna può sapere con certezza il motivo ma sicuramente la questione mentale è determinante, trovarsi in un ambiente difficile anche da un punto di vista tecnico-tattico dove la domenica le cose non girano e non vanno, questo si ripercuote inevitabilmente sul giocatore. Gudmundsson, ad esempio, allontanandosi da Firenze e andando a giocare in nazionale, si è liberato di quelle pressioni e ha giocato senza il peso di troppe responsabilità rendendo molto meglio.

Per quanto riguarda Piccoli a Milano potrebbe essere una grandissima occasione ma non deve sentirsi addosso il peso del suo cartellino perchè non ha deciso lui mercato, il suo cartellino è lievitato non per colpa sua, lui deve pensare solo a giocare a calcio. A Firenze, con tutto il rispetto, non è come a Cagliari, le pressioni aumentano più si alza il livello e devi essere bravo a gestirle. A me Piccoli piace molto, è un giocatore con delle caratteristiche importanti e sta facendo il suo percorso, San Siro sarà un bel banco di prova sia per lui che per la Fiorentina ma credo che il ragazzo abbia tutto per potersi imporre a certi livelli.

Dodò è una certezza per la squadra, chiaro che lo si debba giudicare per le prestazioni non certo per i gol perchè è un esterno basso, è un’arma importante della Fiorentina, ovviamente anche le sue prestazioni sono state altalenanti ma è il momento, è un giocatore importante. Fortini è un buon giocatore che ha davanti però una figura altrettanto importante, avrà le sue chances; la Fiorentina da quella parte è messa bene comunque. Su Nicolussi e Fagioli posso dire che siano due ottimi giocatori, Nicolussi come prestanza fisica da più sostanza e ha qualità nel gioco, come Fagioli che è un “tuttocampista”, per me purtroppo ha subito un pò le questioni extra calcistiche, però sono due calciatori che possono convivere in campo. Mister Pioli sta facendo fatica perchè i giocatori stanno rendendo meno rispetto alle aspettative”.

 

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