La Fiorentina di Stefano Pioli non è ancora cominciata. Nemmeno a Pisa. Dove anzi alla Viola va di lusso, perché sopravvive indenne a una traversa di Nzola, un palo di Cuadrado (due ex), un gol di Meister annullato per un controllo di braccio appena prima del tiro, mentre due tocchi maneschi in area fiorentina di Fazzini e Pongracic vengono giudicati benevolmente dall’arbitro Manganiello e dai suoi colleghi al Var. La Fiorentina sospetta la crisi, perché non segna e non vince: non succedeva dal 1977-78 che la Viola fosse ancora a secco di successi dopo cinque giornate di Serie A. Lo è anche il Pisa, ma per la neopromossa questa si può considerare una mezza vittoria per lo spirito, l’intensità, la reattività, anche il gioco messo in campo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.