Il mercato della Fiorentina resta in stand-by, condizionato da due trattative chiave: la cessione di Lucas Beltran e il possibile adeguamento contrattuale di Rolando Mandragora. Entrambe le situazioni stanno rallentando le mosse in entrata, costringendo la dirigenza a rimandare alcune decisioni strategiche. Beltran, arrivato due anni fa con grandi aspettative, non è mai riuscito a imporsi nel ruolo di prima punta. Con l’arrivo di Stefano Pioli, l’argentino è stato inserito nella lista dei partenti per finanziare il mercato offensivo. Tuttavia, quella che doveva essere una cessione rapida si sta rivelando più complicata del previsto.
Dopo l’interesse sfumato del Flamengo – disposto a offrire i 15 milioni richiesti ma frenato dal rifiuto del giocatore, poco convinto dalla destinazione – nelle ultime ore si sono fatti avanti due club russi: Zenit San Pietroburgo e Spartak Mosca. Entrambe le società hanno sondato il terreno, ma senza ancora presentare offerte ufficiali. Le destinazioni, però, restano fuori dai radar dei principali campionati europei e Beltran, pur non escludendo del tutto la Russia, continua a sperare in una soluzione europea o in un possibile ritorno al River Plate, club che lo ha lanciato. Ferragosto potrebbe essere un momento decisivo: se il River si farà avanti con una proposta concreta, il giocatore è pronto a considerarla seriamente.
Nel frattempo, la Fiorentina attende. La cessione di Beltran è infatti legata all’acquisto del nuovo attaccante richiesto da Pioli, un profilo veloce e compatibile con Kean e Dzeko. Il nome in cima alla lista è quello di Fotis Ioannidis del Panathinaikos, valutato almeno 20 milioni. Un’eventuale eliminazione dei greci dall’Europa League, nel playoff contro lo Shakhtar Donetsk, potrebbe agevolare la trattativa, specialmente in caso di discesa in Conference League. Se invece la situazione legata a Beltran dovesse protrarsi, la società potrebbe virare su un’alternativa in prestito, con un profilo meno oneroso anche in termini di ingaggio. Lo scrive Repubblica.