Sempre più ambizioso, sempre più concentrato sulla sua nuova avventura alla Fiorentina. All’età di 39 anni Edin Dzeko torna in Italia dopo l’addio al Fenerbahce per lasciare ancora il segno. Del resto, le cose facili non gli sono mai piaciute: storicamente ama esaltarsi quando si alza il livello della competizione e il termometro della passione si surriscalda. Particolarmente sorridente e soddisfatto, è sbarcato ieri intorno alle 18.30 all’aeroporto di Fiumicino per tuffarsi immediatamente sulla nuova esperienza italiana, la terza in carriera dopo Roma e Inter. «Sono molto felice di essere tornato», ha dichiarato ai cronisti presenti e ai tifosi che lo attendevano al momento del suo arrivo.
L’idea di Dzeko di sposare il progetto della Viola nasce grazie ad un’intuizione del suo agente Alessandro Lucci, subito condivisa dal ds Daniele Pradè e ovviamente dal tecnico Stefano Pioli. Proprio il fattore Pioli è stato decisivo. L’ex Roma e il prossimo allenatore della Fiorentina si sono sentiti spesso in questo periodo: Dzeko stima molto le qualità da gestore dei campioni del condottiero ex Milan, e per questo motivo lo considera l’uomo ideale con cui lavorare in questa fase. Il ritorno in Italia dell’attaccante bosniaco era comunque stato deciso da tempo. A gennaio risulta un contatto con la Roma, poi, già a febbraio, è partita una chiamata da Como. Per diverse settimane ci sono stati colloqui continui e molto approfonditi con il Bologna, fino alla decisione della Fiorentina – sua storica corteggiatrice – di avanzare con decisione, con l’ok di Pioli. Un segnale importante, che ha avvicinato sempre di più le parti, fino agli accordi totali di lunedì mattina in occasione dell’incontro tra l’agente Lucci e Pradè. Lo scrive il Corriere dello Sport.