Segnatevi una data : 4 luglio 2022. Vincenzo Italiano ha appena diramato la lista dei convocati per il ritiro di Moena. Luca Ranieri non c’è. Fa parte di un manipolo di giovani in cerca di una nuova avventura. Il buon campionato in prestito alla Salernitana non gli è bastato. In quel momento è fuori dalla Fiorentina con tutte e due le scarpe. Una beffa dopo anni nel settore giovanile. Passano un paio di settimane, la prima squadra lavora in montagna e il 20 luglio arriva a sorpresa anche lui. Le prime sgambate sul sussidiario del ‘Benatti’ non possono far immaginare che quel ragazzo diventerà in un paio di campionati il capitano della Fiorentina. Si mette a disposizione, parte nelle retrovie. Sa bene di essere l’ultimo del gruppo. Il resto è storia nota. Che settimana dopo settimana si arricchisce di nuovi capitoli.
Il gol di Siviglia è il premio a chi ci ha creduto più di tutti. Per quelli come lui mollare non si può. Commovente nell’ultimo scatto su Antony a poco dalla fine, uno che fa della velocità la sua arma migliore. Commosso poi nel dopo partita in diretta tv, quando Beppe Bergomi gli ha fatto i complimenti tratteggiandone brevemente carriera e sacrifici. Il più presente in campo fra i compagni (3.640 minuti disputati in stagione, ha sorpassato Dodo complice l’appendicite del brasiliano). Contratto fino al 2028, ma è uno di quelli che può tranquillamente firmare a vita per la squadra nella quale è cresciuto come calciatore e come uomo. Quest’anno ci ha messo dentro anche tre gol e tre assist. Quello più importante lo ha fatto al Benito Villamarin. La sua rete ha dato speranza e fiducia a tutto l’ambiente in vista del ritorno, non solo al gruppo squadra ma anche ai tifosi. Per chiudere il cerchio c’è tempo. Oggi Luca è il presente e il futuro della Fiorentina. Lo riporta La Nazione.