Nicolò Zaniolo è l’unico tra i nuovi acquisti della Fiorentina a non essersi ancora inserito nella squadra. Mentre giocatori come Folorunsho, Ndour, Pablo Marí e Fagioli hanno già dimostrato il loro valore, il percorso di Zaniolo è stato finora pieno di ostacoli. Il suo riscatto dipende dal raggiungimento del 60% delle presenze stagionali con almeno 30 minuti giocati, ma con soli tre match su otto disputati finora, questa ipotesi appare lontana. La sua prestazione deludente e il mancato impiego in momenti chiave, come nella sfida contro il Panathinaikos, lasciano dubbi sul suo futuro in viola.
L’attaccante italiano era stato pensato come un elemento chiave nel tridente con Kean e Gudmundsson, ma finora non ha inciso come sperato. Ha mostrato sprazzi di talento contro l’Inter, ma in altre gare, come quelle contro Como, Verona e Lecce, è apparso fuori ruolo o poco incisivo. Anche nella sfida contro la Juventus, partita che poteva segnare una svolta, è stato inserito solo al 90′, a risultato già acquisito. Questo scenario evidenzia una versione di Zaniolo molto distante da quella brillante vista in passato e dalle aspettative del club.
Ora, la sosta per le Nazionali rappresenta un’opportunità per lui di rilanciarsi. Con ancora due mesi di stagione da giocare, c’è la possibilità di cambiare le cose e dimostrare il proprio valore. Il periodo cruciale in Italia e in Europa è alle porte, e se Zaniolo riuscirà a trovare continuità e spazio nella squadra, potrebbe ancora guadagnarsi la fiducia di Palladino e della Fiorentina. Lo scrive il Corriere dello Sport.