
Il volume d’affare che gira intorno al calcio è impressionante. Del resto, non è certamente un mistero che lo sport che viene maggiormente scommesso online è il calcio proprio perché appassiona tutti e ha unito le nuove e vecchie generazioni. Sono anni che, però, la Fiorentina è ai margini del grande calcio e, quindi, è necessario che lo splendore della città possa ripercuotersi anche sulla squadra di calcio.
L’esempio del Napoli
Il Napoli è, forse, l’esempio più calzante in tal senso. Il presidente Aurelio De Laurentiis e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, anche con scelte impopolari, dopo ben 33 anni hanno praticamente riportato lo Scudetto in Campania.
Sembra passato un secolo quando i tifosi azzurri contestavano il mercato e, anzi, avevano lanciato l’hashtag #A16 che corrisponde all’autostrada Napoli-Bari. Il motivo? Volevano che De Laurentiis decidesse di vendere il Napoli e tenersi il Bari.
Ecco, a conti fatti ha avuto ragione lui e, quindi, oggi si prende tutti i meriti. L’esempio del Napoli è calzante perché, comunque, bisogna fare anche delle scelte impopolari per poter perseguire un obiettivo. De Laurentiis ha preso il Napoli nel 2004 e in meno di 20 anni lo ha riportato sul tetto d’Italia.
La querelle dello stadio
Dello stadio ce ne siamo occupati più di una volta e, spesso, sembra quasi la classica scena all’italiana: si parla, si dice, si litiga, si commenta, si urla ma alla fine rimane tutto così com’è. Ecco, qualunque sia la decisione finale è opportuno che si vada dritto verso quella strada senza alcun tentennamento.
Se ci sono le condizioni, si fa lo stadio fuori la città di Firenze. Altrimenti si ammoderna lo stadio Franchi. L’importante è che i progetti partano senza tante chiacchiere. Un aspetto, però, deve essere chiaro: così non si può andare avanti e bisogna evolversi. Perché uno stadio di proprietà è quasi alla base di un progetto societario serio.
Ovviamente, però, andrebbe fatto secondo tutti i crismi del caso, senza improvvisare.
Rocco Commisso una garanzia
Rocco Commisso può essere davvero la garanzia per questa Fiorentina. Come chiunque prova a fare al posto di parlare soltanto, è incappato in degli sbagli, come ad esempio la scelta di qualche allenatore o di qualche giocatore. Capita a tutti ed è capito anche a De Laurentiis.
Però Commisso è una persona che ne capisce, ovviamente, di impresa e comunicazione, oltre che di gestione di una società. È abituato ai tempi e modi americani, dove le cose si fanno senza tanti intoppi, e questo lo fa un po’ andare su di giri.
In questo momento, comunque, serve davvero uno come Commisso, con la volontà di voler fare le cose, di voler agire in maniera concreta e di essere una guida per questa squadra. Al di là di come vada la querelle relativa allo stadio, è opportuno che Commisso rimanga a Firenze perché, a conti fatti, alternative all’imprenditore italo-americano non ce ne sono. Almeno per quello che ne sappiamo noi.