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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Quanto è conosciuta la Viola fuori dall’Italia?

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Quanto è conosciuta la Viola fuori dall’Italia?

Redazione

10 Dicembre · 10:26

Aggiornamento: 10 Dicembre 2022 · 10:27

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A inizio settembre di questo anno si disputava la prima partita di calcio di Conference League dell’ACF Fiorentina, per i suoi tifosi, La Viola. Era da circa cinque anni che la squadra non partecipava a competizioni europee. L’ultima volta non andò benissimo per la Viola, che si ritrovò battuta dal Borussia Mönchengladbach per 2 a 4, tra i fischi assordanti.

Quell’incontro segnò l’inizio della fine per i Viola sotto gli ex proprietari Della Valle, che avevano avuto il merito di risollevarla e portarla come presenza costante nelle competizioni UEFA, che sono le più importanti tra tutti i campionati di calcio per club.

Oggi, sotto la direzione del presidente Rocco Commisso e la guida del commissario tecnico Vincenzo Italiano, la squadra sembra avere nuova linfa vitale e voglia di vincere, soprattutto in Europa, tra le grandi.

Un po’ di storia

E grande è stata davvero la Fiorentina nel corso degli anni, fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1926 per mano del marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano. Ha attraversato alti e bassi come tante grandi squadre e conquistato un posto speciale nei tifosi non solo italiani ma anche in Europa e nel resto del mondo, guadagnando stima e rispetto dalle tifoserie avversarie.

Molti ricordano, e per orgoglio nazionale dovrebbero ricordare, che La Viola è stata la prima squadra italiana ad arrivare in finale di Champions League, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, nel 1957. Si tenne al famoso stadio Santiago Bernabeu prima dei successi di Milan, Inter e Juventus, prima dei trionfi solo sfiorati di Roma e Sampdoria. Gli avversari erano proprio i giocatori del Real Madrid, che l’anno precedente avevano vinto la prima edizione della Coppa.

Una finale che per la Fiorentina si presentò impervia sin dalle premesse: il Real non solo era campione in carica, ma giocava anche in casa. Alla partita assisterono quasi 135000 spettatori u numero enorme per l’epoca. Non ci fu diretta televisiva ma solo radiocronaca su Programma Nazionale. Nonostante la Viola non impensierì molto gli avversari, questi sbloccarono il match con un rigore molto dubbio, almeno per i nostri cronisti.

La Fiorentina perse con 2 reti di svantaggio, ma continuò a giocare e a far sognare i suoi tifosi anche grazie alla conquista di un Trofeo Europeo. Nel 1961, infatti, La Viola vinse quella che fu la prima edizione della Coppa delle Coppe, in una finale che fu l’unica ad essere disputata in gara d’andata e ritorno contro i Rangers di Glasgow. Al primo match, lo stadio dei Rangers si riempì di 80000 tifosi finendo con un 2 a 0 per la Fiorentina. Il ritorno, disputato allo stadio Comunale (l’attuale Artemio Franchi) di Firenze ospitò 50000 spettatori che si godettero un 2 a 1 sempre per la Viola.  Per la Fiorentina si trattò della prima vittoria in un trofeo europeo ed anche il primo portato nella bacheca di un club italiano.

Le sfide di oggi per la viola

Durante gli anni, la Fiorentina ha visto sotto alla sua insegna giocatori, allenatori e anche presidenti che hanno fatto storia e sono diventati famosi. Nomi come Batistuta, Antognoni, Prandelli, Della Valle oppure Cecchi Gori sono conosciuti e ammirati in Italia così come all’estero, nella vicina Europa. Al pari di altri Club italiani come Inter, Juve, Milan e Roma ha fatto sentire la sua voce in campo e fuori di esso, grazie anche alla sua tifoseria che ha stretto gemellaggi con altri sostenitori e per quanto riguarda l’oltreconfine, un’amicizia con i bianco-verdi dello Sporting Lisbona. Ha disputato competizioni internazionali e fatto conoscere il suo gioco e i suoi giocatori negli stadi dell’Unione che contano davvero. E questo sia nel recente passato ma anche agli inizi della sua storia, come abbiamo scritto.

Dopo vari scandali che l’hanno coinvolta, a livello giudiziario ed economico, oggi la Viola ha voglia di ricominciare e giocare il calcio che conta, soprattutto quello Europeo. Il presidente Rocco Commisso insieme al commissario tecnico Vincenzo Italiano e ai giocatori tutti, sono ora impegnati nella prossima fase dell’Europa Conference League. Terza competizione a livello europeo per importanza, coinvolge molte squadre di un certo spessore che hanno già dato spettacolo nel turno a gironi e cercano prestigio facendo da rampa di lancio anche per i giocatori. Prestigio che siamo sicuri finirà di conquistare appieno la Viola.

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