Barga è un comune la cui storia si lega a filo doppio a quella fiorentina. Nella prima metà del XIV secolo Barga si assoggettò volontariamente a Firenze per ottenere protezione e portare avanti in tranquillità gli scambi commerciali con i mercanti fiorentini,. L’influsso dei Medici a Barga oggi si ritrova nella bellezza di molti palazzi e piazze che richiamano molto le architetture fiorentine, dallo stemma dei medici e dal Marzocco che nel centro storico i barghigiani mostrano orgogliosi.
Il legame con i colori viola si è fatto forse più forte dall’inizio degli anni ’80, quando la Fiorentina sceglieva Barga come sede del proprio ritiro estivo, ai tempi di Galli, Antognoni, Graziani e con De Sisti in panchina. Erano a Barga i giocatori della Viola, l’anno in cui si videro poi soffiare il titolo dalla Juventus.
La comunità dei tifosi viola a Barga è sempre stata piuttosto numerosa, sia per i trascorsi storici, sia perché lo spirito dissacrante e la spinta a muoversi in direzione spesso ostinata e contraria che sono caratteristiche della gente di Firenze come di quella di Barga.
Per parlare della nostra rubrica relativa al tifo, abbiamo incontrato Valeria Belloni e Luca Galeotti, rispettivamente presidente ed ufficio stampa del Viola Club Barga.
Buonasera ragazzi, quando nasce il vostro club?
“Nel 2015′ abbiamo scelto di unire il popolo barghigiano vicino ai colori viola, oggi contiamo 290 iscritti con una folta militanza femminile, tra cui il sindaco Caterina Campani”.

Come seguite le gesta di Ribery e compagni?
“A parte l’ultimo periodo legato alla pandemia, siamo presenti in ogni gara al Franchi. Il nostro striscione campeggia sotto la torre di Maratona. Gli oltre 110 km. di sostanza e le due ore di pullman però non ci spaventano. Vogliamo difendere la nostra fede viola nella valle del Serchio, notoriamente strisciata”.
Il vostro gruppo ha partecipato alle trasferte?
“Siamo stati presenti sia in Italia che i Europa. Tra cui ricordiamo la vittoriosa gara di Mönchengladbach, nella quale notammo la sportività dei tifosi di casa. Arrivati davanti al pub dei tifosi del Borussia noi tutti sciarpati viola fummo rispettati e potemmo apprezzare il pre-gara in modo esemplare”.

Negli scorsi anni avete avuto ospiti illustri alle cene del club?
“Certamente, ogni anno portiamo a Barga giornalisti di spessore e, quando possibile calciatori. Ricordiamo il ‘Sindaco’ Borja Valero, persona alla mano e che siamo onorati sia tornato a Firenze. Il più simpatico fu Federico Ceccherini, un tipico ragazzo livornese allegro e pieno di battute. Tra l’altro ricordiamo fosse ghiotto dei nostri dolci serviti alla cena. Vitor Hugo, il più sensibile di tutti; parlando di Astori, non trattenne le lacrime. Gli auguriamo il meglio in Brasile”.

Come giudicare il primo anno passato con la presidenza Commisso?
“Rocco ha riportato calore nella gente, ha saputo entrare nel cuore dei fiorentini come nessuno prima. Contiamo che il suo intento di costruire il nuovo stadio possa andare in porto, così da vedere la Fiorentina sempre più in alto”.
Preferenze sulle opzioni del nuovo impianto. Nuovo Franchi o Campi Bisenzio?
“Campi Bisenzio ci sembra la via più percorribile, senza i vincoli esistenti sul Franchi. La scelta ci faciliterebbe sia in fatto di distanza così come favorendo la nostra squadra. Saremmo felicissimi”.
Marco Collini
LEGGI ANCHE: LA NAZIONE, È CALLEJON LA GRANDE IDEA DI PRADÈ..