di Marco Collini
Oggi ai microfoni di Labaroviola.com abbiamo l’ex terzino sinistro della Fiorentina Stefano Carobbi, ora Direttore Tecnico alla Florentia San Gimignano femminile.
Buongiorno Stefano, undici anni in maglia viola da giocatore. Come andò la trattativa per passare alla Fiorentina?
“Buongiorno Marco, Avevo tredici anni e giocavo nella Squadra dell’A.C Pistoia diretta da Brunero Tuci, per i Pistoiesi semplicemente Bruschino. Quell’anno vincemmo il campionato regionale e quindi eravamo una squadra seguita dagli addetti ai lavori. Giunse alla Società la richiesta di fare un provino per me e altri due ragazzi, Tocci Giancarlo e Innocenti Michele, per la Fiorentina.
Andammo a farlo e il provino andò bene per tutti e tre. Poco dopo Brunero ci portò allo stadio di Firenze e prima di scaricarci ci disse se eravamo sicuri della decisione presa perché sennò avrebbe fatto marcia indietro e riportato a casa senza nessun problema. Gli dicemmo che eravamo sicuri. Ci disse che la società avrebbe incassato 1 milione e 500 mila lire, 500€ milia lire per uno”.
Qual’è stata la sua Fiorentina più forte?
“Quella della stagione ’85/’86, raggiungemmo il 4 posto con Agroppi in panchina”.
Rifarebbe la scelta di andare al Milan?
“Non è stata una mia scelta come tutti pensano, a Dicembre la società mi comunicò che volevano vendermi e diedero a me e al mio procuratore, Moreno Roggi, l’opportunità di scegliere la destinazione. Ci accordammo con il Napoli, che l’anno successivo vinse lo scudetto, ma poi saltata fuori la richiesta del Milan, la società si accordò con la squadra di Berlusconi, dove sono stato molto bene vincendo quasi tutto e quindi felice di questo, ma quella scelta della società di mandarmi a Milano e non a Napoli dove avrei giocato da titolare mi ha precluso l’opportunità di andare al Mondiale. Infatti Vicini, terminato con lui il campionato europeo Under 21 (una delle migliori in assoluto) passò alla Nazionale maggiore e quindi si portò quasi tutta l’Under al seguito. Dopo la prima convocazione ricevuta dalla Nazionale ma saltata per un intervento chirurgico (ho ancora la cartolina di saluti di tutti i ragazzi che mi spedirono per salutarmi) Vicini quando seppe che sarei passato al Milan mi disse che per lui non era una giusta soluzione per me in funzione della Nazionale. C’era anche li Maldini, ma Vicini sapeva benissimo che io ero un destro naturale e quindi poteva contare su di me. Alla fine fu De Agostini che fu convocato per il Mondiale italiano”.
Il 92/93..quando avete cominciato ad aver paura del tracollo?
“Non abbiamo pensato mai al tracollo, ci abbiamo sempre creduto, eravamo una grande squadra ma eravano entrati in un vortice di sconfitte a volte anche immeritate. L’esonero di Radice comunque secondo me destabilizzò la squadra”.
I 3 compagni più forti avuti in Fiorentina?
“Te ne devo dire 5 impossibile non citarli tutti: Antognoni, Passarella, Oriali, Baggio e Borgonovo”.
I 3 compagni più divertenti avuti in Fiorentina?
“In assoluto Baggio, Borgonovo e Mattei”.
Alla Fiorentina hai anche allenato i ragazzi. Chi sono stati i migliori?
“C’è se sono tanti che giocano in categorie inferiori, comunque penso tra tutti Chiesa, Venuti e Babacar”.