Ancora un incontro, il secondo in poco più di un mese. La Federcalcio commissariata è in pressing su Carlo Ancelotti, il preferito di Malagò e di nuovo favorito per la panchina della Nazionale che è stata di Gian Piero Ventura. Il commissario Fabbricini e il suo vice Alessandro Costacurta hanno incontrato Carletto ieri sera a Roma, in un albergo a due passi da Villa Borghese e dagli uffici di via Allegri. Un vertice cordiale e intenso ma, da quanto trapela, ancora non risolutivo.
Nel primo faccia a faccia con il solo Costacurta, Ancelotti aveva mostrato le sue perplessità sul progetto azzurro. Nelle preferenze dell’ex milanista, ultimo domicilio il Bayern Monaco che lo ha esonerato, c’erano e forse ci sono ancora l’Inghilterra, la Premier League, Londra. Ma il tempo passa e il quadro, progressivamente, sta cambiando. Fabbricini e Costacurta sono tornati all’assalto. E potrebbe essere la volta buona. Manca l’accordo economico, visto che il nuovo corso commissariale intende proporre al futuro c.t. un contratto più basso (circa un milione e mezzo netto) con un bonus alto (due milioni e mezzo) nel momento in cui la Nazionale raggiunge la qualificazione a Euro 2020. Ma il no del nostro allenatore più vincente è sembrato meno convinto che in passato.
I margini di un accordo ci sono. I prossimi giorni saranno decisivi. La volontà del Coni e della Figc commissariata è di avere un allenatore di prima fascia per rilanciare il movimento e Ancelotti, più di Mancini e Ranieri che sono le alternative, mette d’accordo le varie anime. L’idea è di averlo in panchina il 28 maggio a San Gallo nell’amichevole con l’Arabia Saudita e nelle successive partite con la Francia (l’1 giugno a Nizza) e con l’Olanda (il 4 giugno allo Stadium di Torino) nel giorno dell’addio di Buffon alla maglia azzurra.
Corriere.it