L’ex bomber della Fiorentina, Christian Riganò, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per parlare di Fiorentina: “La situazione è complessa e inaspettata, ma ci vuole pazienza, anche se non è facile quando i risultati non arrivano, e bisogna lavorare e trovare la quadra il prima possibile. Il materiale c’è, forse manca qualcosa a metà campo, ma di certo questa squadra non può avere tre punti”.
Sulle aspettative: “L’asticella la alzi in base a quello che hai fatto l’anno prima. L’anno scorso si è, per certi versi, rivista la possibilità di tornare in Champions che poi è scemata. Ecco perché abbiamo alzato l’asticella”.
Su Kean: “Il fatto che giochi a due punte in Nazionale vuol dire che lo può fare anche a Firenze, sta anche all’intelligenza dei calciatori. Se riusciamo a fare la partita, possono giocare due punte, una a destra e una a sinistra, che si aiutano a vicenda, mentre se scavalchi il centrocampo, sarebbe meglio che quello più grosso giochi davanti e quello più piccolo dietro”.
Sulla tifoseria: “Il mormorio c’è dappertutto, non solo a Firenze, è come in amore, quando sei giù c’è delusione. È gente che non fischia, tifa e incita, e poi, nel caso, si fischia, a Firenze come da ogni parte. Chapeau ai fiorentini per questo”.
Sulle difficoltà: “Siamo alla sesta giornata, è vero che abbiamo il calendario difficile, ma è vero pure che abbiamo già avuto quelle abbordabili. Le partite vanno giocate. La Fiorentina di Prandelli all’inizio vinceva sempre con le piccole e mai con le grandi, ma faceva sempre 70 punti”.
