Hanno percorso centinaia di chilometri per sostenerla ma al momento di guardarsi negli occhi le hanno voltato le spalle. È questa l’immagine più potente che resta della notte di San Siro: la Fiorentina, al termine del ko con il Milan, si è avvicinata al settore ospiti ma è stata respinta dai suoi stessi tifosi. Nessun applauso consolatorio: solo contestazione e silenzi taglienti. E dire che la sconfitta con i rossoneri è arrivata nel modo più beffardo possibile, con un rigore dubbio concesso nei minuti finali.
Ma l’episodio arbitrale non è bastato a fare da scudo, visto che quello del Meazza non è stato un incidente isolato: è il rumore di un malessere che monta e che era già esploso a fine settembre a Pisa. Anche allora la squadra provò a ringraziare chi era sugli spalti, anche allora venne respinta con durezza. La sensazione è chiara: dopo le divergenze con la società, anche tra la formazione di Pioli e parte della tifoseria si sta aprendo una frattura pericolosa. E se per la trasferta di Conference a Vienna la contestazione verrà messa per un momento a tacere (saranno 1.200 i tifosi viola in Austria), il vero banco di prova sarà il match di domenica con il Bologna. Lo scrive La Nazione.
