Due mesi scarsi di campionato, sei squadre in corsa per l’Europa racchiuse in sei punti. Posti disponibili realisticamente quattro (il quinto per la Champions è lontano). La Fiorentina può ancora ottenere paradossalmente tutto – Champions compresa – o niente, un po’ come le altre concorrenti. Dal Bologna al Milan, in mezzo Juventus, Lazio, Roma e appunto i viola. Le partite che decideranno i piazzamenti europei sono trentasei più i dieci scontri diretti. E alla fine potranno risultare anche decisivi.
Un paio di squadre faranno poi da ago della bilancia. Genoa e Venezia giocheranno quattro partite con chi sogna un posto in Europa. E Di Francesco nelle ultime giornate ha già fermato Lazio, Atalanta e Napoli. Prendete il Bologna. La squadra di Italiano guida il plotoncino all’inseguimento delle prime tre. Momento di grande forma, ma un calendario da brividi: dopo la trasferta di Venezia arriveranno le sfide con Napoli, Atalanta e Inter (naturalmente non conteggiate negli scontri diretti). Match con l’Udinese, poi tre sfide decisive con Juventus, Milan e Fiorentina. Per i rossoblu anche la doppia semifinale di Coppa Italia con l’Empoli. Il calendario può dare una mano alla Juventus. Tre scontri diretti con Roma, Bologna e Lazio.
Poi partite tutto sommato abbordabili. Fallito il percorso in Champions e in Coppa Italia, l’obiettivo minimo per salvare la stagione è quello di arrivare tra le prime quattro. Stessa idea della Lazio. Avanti in Europa League, ma in campionato ha frenato tenendo lo stesso passo della Fiorentina (6 punti nelle ultime 5 gare). Calendario non semplicissimo. Due scontri diretti con Roma e Juventus, ma sul cammino anche Atalanta e Inter. Occhio poi alla Roma. In gran forma come il Bologna. Ma la tegola Dybala (stagione finita) si farà sentire. E il calendario è da bollino rosso: Juventus, Lazio, Fiorentina e Milan, oltre a incroci con Inter e Atalanta. E il Milan? Squadra difficile da decifrare. Il calendario è in salita: quattro confronti diretti con Fiorentina, Atalanta, Bologna e Roma oltre a quelli con Napoli e Atalanta.
Situazioni che vanno a intrecciarsi con momento di forma, infortuni e squalifiche. La Fiorentina ha dimostrato di trovarsi a proprio agio nei match con le big. Restano partite di spessore con Atalanta, Milan, Roma e Bologna. Fra chi è in corsa per un posto in Europa i viola non hanno il percorso più difficile. Anzi. Ma le variabili restano un paio. L’impatto Conference e soprattutto il rendimento da migliorare con le piccole. Alla fine per Palladino conteranno di più le sfide con Parma, Cagliari, Empoli, Venezia e Udinese. Lo scrive La Nazione.