L’ascesa delle scommesse eSport in Italia
Il fenomeno degli eSport, ovvero del gaming competitivo, è in costante e rapida espansione in tutto il mondo. Si stima che entro il 2025 il giro d’affari globale toccherà i $2,3 miliardi, con un bacino di appassionati di oltre 645 milioni di persone. Anche l’Italia sta vivendo questa rivoluzione digitale: secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 1,6 milioni di fan degli eSport e questo numero è destinato a crescere anno dopo anno.
In parallelo all’affermazione del gaming competitivo, sta emergendo anche il fenomeno delle scommesse sugli eSport. Aziende specializzate e bookmaker tradizionali propongono ai fan di Matchpoint Sisal la possibilità di piazzare puntate sulle competizioni e sui player professionisti. È un giro d’affari potenzialmente enorme, che in Italia potrebbe raggiungere i 275 milioni di euro entro il 2025.
Ma qual è la situazione attuale delle scommesse eSport nel nostro Paese? Quali sono i trend emergenti e le potenzialità di crescita future? E soprattutto, questo settore è adeguatamente regolamentato dal punto di vista normativo? Analizziamo nel dettaglio tutti questi aspetti.
La situazione attuale in Italia
Secondo una ricerca commissionata da IIDEA (Italian Interactive & Digital Entertainment Association) e condotta da Nielsen, nel 2023 il 35% dei fan italiani degli eSport ha scommesso sulle competizioni di gaming.
Questa percentuale corrisponde a circa 560.000 scommettitori, con una spesa media pro capite di 165 euro l’anno. Il giro d’affari complessivo generato dalle scommesse eSport nel nostro Paese è quindi stimabile tra i 70 e i 90 milioni di euro nel 2023.
Rispetto al 2022, quando la spesa degli italiani in questo settore era di circa 60 milioni, si tratta di una crescita significativa di oltre il 30%.
I giochi più gettonati per le scommesse sono i famosi titoli degli sport virtuali come FIFA, League of Legends, Counter-Strike e Dota 2. Ma stanno emergendo con forza anche nuovi trend come gli shooter in prima persona (Fortnite) e i giochi di corse automobilistiche.
Ecco alcuni numeri chiave delle scommesse eSport in Italia nel 2023:
Statistica | Valore |
Numero di scommettitori | Circa 560.000 |
Spesa media annua per scommettitore | 165 euro |
Giro d’affari complessivo | 70-90 milioni di euro |
Crescita rispetto al 2022 | Oltre +30% |
Giochi più scommessi | FIFA, League of Legends, Counter-Strike, Dota 2 |
Prospettive future
Secondo le analisi più accreditate, nei prossimi 4 anni le scommesse eSport sono destinate a registrare una crescita esponenziale anche nel nostro Paese.
Entro il 2025, il numero degli scommettitori attivi potrebbe raggiungere quota 920.000, con una spesa media pro capite di circa 300 euro l’anno. Il giro d’affari complessivo supererebbe così i 275 milioni di euro.
Questa espansione sarà trainata da diversi fattori:
- La popolarità sempre maggiore degli eSport tra i giovani;
- L’aumento degli eventi e delle competizioni ufficiali;
- Un’offerta di quote e mercati più ampia da parte dei bookmaker;
- Il miglioramento delle interfacce di scommesse;
- Una maggiore cultura digitale degli italiani.
Insomma, quella degli eSport sembra essere molto più di una moda passeggera. Con buona pace dei detrattori, il gaming competitivo è ormai un vero e proprio sport, con tanto di squadre, tornei, campioni e fan. Proprio come gli sport tradizionali, attira quindi l’interesse degli scommettitori e muove un business multimilionario.
Questioni normative
Nonostante queste premesse molto positive, in Italia gli eSport devono ancora superare alcune zone d’ombra dal punto di vista normativo.
Ad oggi, secondo la legislazione vigente, le competizioni di videogiochi rientrano nella categoria dei “giochi con vincita in denaro”, alla stregua di lotterie e scommesse. Di conseguenza, organizzare un torneo di eSport richiede una concessione statale ADM (Monopoli di Stato) piuttosto complessa da ottenere.
Anche sul fronte delle scommesse, non esiste una regolamentazione ad hoc. I bookmaker possono quindi accettare puntate solo su tornei organizzati all’estero con licenza internazionale.
È evidente che questo quadro normativo poco chiaro frena lo sviluppo del movimento degli eSport in Italia e lascia gli appassionati in una zona grigia. Per questo le associazioni di categoria stanno spingendo per ottenere una legislazione dedicata, che equipari gli eSport agli sport tradizionali e ne legittimi definitivamente la natura di disciplina competitiva.
I vantaggi sarebbero notevoli, sia in termini di gettito fiscale per lo Stato, sia di lotta al mercato illegale delle scommesse online. Gli eSport potrebbero emergere definitivamente alla luce del sole, facendo da traino per tutto il settore del gaming italiano.
Conclusioni
In sintesi, quella delle scommesse sugli eSport è una realtà emergente dal potenziale enorme ma ancora poco regolamentata nel nostro Paese.
I numeri sono però destinati a crescere vertiginosamente: secondo le stime, entro il 2025 questo mercato varrà oltre 275 milioni di euro. Si tratta di una opportunità unica per tutto il movimento degli eSport italiani e per molti operatori del betting online.
Affinché questa possibilità si realizzi appieno, è però necessario adeguare il quadro normativo, legittimando definitivamente gli eSport come disciplina competitiva a tutti gli effetti. Il treno delle scommesse eSport è già in moto: sta alle istituzioni decidere se salirci a bordo o lasciarlo passare.