Ancora non è un sì definitivo, ma il dialogo tra Nikola Milenkovic e la Fiorentina si è fatto sempre più fitto, e dopo il contatto di ieri il rinnovo di contratto è più vicino. Nel conto alla rovescia per chiarire il futuro del serbo lo scenario si capovolge, anche perché delle varie pretendenti nessuna ha ancora rotto gli indugi. E così terminato il ritiro austriaco il difensore centrale avrebbe lanciato segnali più che incoraggianti al club, un po’ per l’opportunità di restare il leader di un gruppo guidato da un tecnico stimato come Italiano, un po’ perché l’idea di essere una seconda scelta delle big, alla lunga, non farebbe piacere a nessuno.
D’altronde mentre Inter e Juve sembrano seguire altre piste, i nerazzurri ancora alle prese con il destino di Skriniar i bianconeri che starebbero pensando alla cessione di Rugani, i tentativi più convinti da parte del Siviglia non avrebbero raccolto il gradimento del calciatore. Al contrario la proposta che Barone e Pradè fecero pervenire al procuratore Ramadani la scorsa settimana avrebbe fatto breccia nelle intenzione di Milenkovic. Le parti si sono date qualche altro giorno di riflessione. Lo scrive il Corriere Fiorentino.