Non è vero che a gennaio il nuovo attaccante non è arrivato. Perché il Cabral visto nel 2023 non ha al momento niente a che vedere con quello precedente. Un «nuovo vecchio» bomber quindi, capace di segnare negli ultimi 12 giorni quanto nei precedenti 6 mesi. Presto per dire se sarà vera gloria, di sicuro il brasiliano dopo oltre un anno a Firenze sta vivendo il proprio momento migliore. Sono cinque i gol segnati nelle ultime 4 partite, sei quelli messi a segno, Coppe comprese, dalla ripartenza del campionato a gennaio. Nella prima parte pre Mondiale in Qatar, le esultanze erano state appena quattro, score che aveva indotto la piazza viola a chiedere un nuovo numero 9 in vista del mercato invernale.
Ora invece spinge forte per vedere King Arthur titolare con continuità al centro dell’attacco. Anche per l’empatia scattata a pelle e sublimata con l’esultanza iconica post gol al Braga, Quando ha impersonificato il direttore di gara facendo il segno della Var con le mani e poi «auto convalidandosi» la rete indicando il centrocampo. Perché poco prima, in questo suo pazzo 2023, un potenziale gol confermato dalla goal-line technology era stato infatti incredibilmente annullato dall’arbitro. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
