Questa mattina il Corriere dello Sport ha pubblicato la notizia sull’indagine nei confronti di alcuni calciatori della Serie A per scommesse sui siti illegali. Tra questi ci sono anche due calciatori della Fiorentina: Nicolò Fagioli e Nicolò Zaniolo, ma si deve fare una distinzione. A fare chiarezza è l’avvocato di diritto sportivo, Paco D’Onofrio ai microfoni di Cronache di Spogliatoio: “La differenza tra Fagioli-Tonali e gli altri sta nel ruolo avuto nella vicenda. Quello dei primi due non sarebbe stato solo passivo, ma anche attivo. Fagioli e Tonali hanno già scontato la propria pena e quanto emerso nelle ultime ore non li condizionerà da quel punto di vista. Da chiarire se gli altri hanno scommesso sul calcio”.
Inoltre, si deve distinguere la giustizia sportiva da quella penale. Anche perché la discriminante sta nella tipologia di scommessa fatta. E l’avvocato spiega: “I tesserati commettono illecito federale solo se scommettono su eventi FIGC, UEFA e FIFA, ma possono farlo su altri sport e sulle altre piattaforme virtuali”. A livello personale, invece: “Se viene confermata l’illegalità della piattaforma rischiano una condanna”.
Ma cosa rischiano effettivamente? Dal punto di vista penale, Tonali e Fagioli rischiano un arresto fino a 3 mesi e una multa di massimo 500 euro. Per gli altri giocatori – quindi, il caso di Zaniolo – possono sanare la contravvenzione con un’oblazione, pagando la metà del massimo dell’ammenda sportivo. Dunque, 250 euro.