Queste le parole di Paolo Vanoli al termine di Genoa-Fiorentina:
“Sono entrato in un frullatore in due giorni, e in due giorni l’ho detto anche ai ragazzi: questa è una pagina vuota da scrivere. Dobbiamo dimenticare quello che abbiamo fatto fino ad ora e iniziare qualcosa di importante, consapevoli di dove siamo.
Questo era il mio timore: quando ho visto le partite precedenti sembrava giocassero da squadra da Champions League, invece ti ritrovi ultimo in classifica. Oggi, invece, abbiamo giocato da squadra. A volte la cosa che fa più paura è ritrovare la consapevolezza di dove sei, è la cosa che ho voluto far capire in questi due giorni.”
Un messaggio chiaro e diretto quello di Vanoli, che ribadisce l’urgenza di un cambio di mentalità e di approccio. La Fiorentina deve ripartire da zero, con umiltà e consapevolezza, mettendo da parte ogni illusione di grandezza per ricostruire, passo dopo passo, una nuova identità e lottare con determinazione per la salvezza. E qualcosa, a Genova, si è già visto: più compattezza, spirito di sacrificio e la volontà di lottare su ogni pallone.
Prima della partita, venerdì, il tecnico aveva voluto parlare a lungo alla squadra, un’ora di confronto negli spogliatoi ,con un messaggio netto:
“Toglietevi dalla testa la Champions.”
Un richiamo forte alla realtà, ma anche un punto di partenza per una Fiorentina che deve ritrovare sé stessa attraverso il lavoro, l’equilibrio e una nuova mentalità vincente.
