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Ferrara: ”Chiediamoci che mondo sia la Fiorentina. Si dimettono allenatori e dirigenti”

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Ferrara: ”Chiediamoci che mondo sia la Fiorentina. Si dimettono allenatori e dirigenti”

Redazione

1 Novembre · 14:28

Aggiornamento: 1 Novembre 2025 · 14:28

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Le dimissioni di Daniele Pradè continuano a far discutere l’ambiente viola. Ospite al programma Pentasport su Radio Bruno, l’opinionista Benedetto Ferrara ha commentato la decisione del direttore sportivo, spiegando il suo punto di vista:

“Non mi sorprende. Il direttore sportivo da tempo era abbastanza tormentato. Quando ha detto che “era lui da cacciare”, era un modo per prendersi la colpa e la responsabilità. Umanamente, però, non aveva più vita a Firenze, lo so e lo sa chi lo conosce bene.”

L’opinionista ha poi sollevato alcuni interrogativi sul reale impatto delle dimissioni: “Bisogna capire cosa significa “dare una scossa” alla squadra. Strano che si pensi che le dimissioni del direttore sportivo possano servire a questo. Prima di tutto, bisogna chiedersi che mondo è la Fiorentina. Lo dico con rispetto e amore, ma due domande le dobbiamo fare: se si dimettono Gattuso, Prandelli, Palladino e il dirigente, qualche problema c’è. Quando cambi il direttore levi il capo espiatorio e rimane la squadra nuda davanti ai tifosi. Quando cambi l’allenatore la squadra ritrova se stessa perché i giocatori sanno che i prossimi saranno loro. In questo caso il dirigente più contestato va via, poi il clima al Viola Park era difficile, quasi un romanzo gotico: tutto buio.”

Sull’effetto immediato delle dimissioni, Ferrara ha aggiunto: “La scelta di Pradè ha una sua logica. Facendola ora, si può già cominciare a lavorare per il mercato di gennaio e, allo stesso tempo, si leva l’alibi alla squadra, che spesso usa ogni scusa come giustificazione. Pensiamo a quanto successo col Bologna: partita contestata, presunto 3-0 annullato, e la squadra si è smossa. Aldilà dei discorsi di propaganda “tutto bene e tutto d’accordo”, non è così. Si vede dalla faccia di Pioli, dal nervosismo del direttore generale e dalle dimissioni di Pradè.”

Riguardo all’accostamento di Palladino alla panchina della Fiorentina:

“Io penso che sia giusto ricordare che Palladino non si è dimesso solo per Pradè, ma anche per altri motivi, inoltre lui aveva chiesto una vera rivoluzione nella Fiorentina e, in più, Commiso si era sentito tradito da Palladino non penso sia favorevole.”

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