La Nazione, nella sua sezione sportiva, pone l’accento sullo scarso contributo che sta avendo la Fiorentina dal fattore Franchi. Tre sconfitte consecutive in casa in campionato non si registravano da tempo in quel terreno di gioco che prima era un vero e proprio fortino, adesso è diventato terra di conquista.
Il quotidiano locale sottolinea che non è mai mancata la spinta del pubblico e che la tifoseria ha sempre recitato la sua parte, ma i dati parlano chiaro e lasciano intendere che a Campo di Marte è diventato più difficile vincere, vuoi anche per lo stadio dimezzato. Metà Franchi resta ancora (e lo sarà per tutto il campionato) un cantiere. Al di là di tempi e costi del restyling, il clima che si respira prima e durante la partita non è lo stesso che si respirava con lo stadio pieno. Di più. La Fiesole, lì dove è sempre stata e dove tornerà, aveva un impatto emotivo completamente diverso sui calciatori della Fiorentina e soprattutto sugli avversari (pur rimanendo il tifo di alto livello). Aspetto questo confermato da alcuni veterani del gruppo, che hanno giocato con la ‘Fiesole’ nella sua posizione originale e con quella attuale. Dettagli di poco conto? Forse. Sta di fatto che da quando il Franchi è un mezzo cantiere il rendimento interno è calato.
Un dettaglio che trascurabile non è.