La Fiorentina si trova immersa in una crisi tecnica ed emotiva, figlia di un avvio di campionato disastroso e inatteso. Per la prima volta in novant’anni di Serie A,i viola non hanno ottenuto nemmeno una vittoria nelle prime quattro giornate per due stagioni consecutive. Un dato storico che fotografa la gravità della situazione, riportando la mente all’anno scorso, quando anche allora la squadra aveva iniziato con il freno a mano tirato.
Pioli ha cercato di invertire la rotta cambiando sistema di gioco, seguendo un po’ l’esempio di Palladino dodici mesi fa. Ha abbandonato il 3-5-2 e la difesa a tre, passando a un inedito 4-4-2 che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto dare nuovo equilibrio e maggiore incisività offensiva. Una scelta coraggiosa, ma anche sorprendente nella disposizione degli uomini, con adattamenti forzati e senza veri esterni di ruolo, affidandosi a Fazzini e Lamptey larghi a centrocampo e a Nicolussi Caviglia in cabina di regia.
Il problema, però, è che la sperimentazione non ha dato i risultati sperati: la sconfitta col Como ha spento ogni entusiasmo legato al nuovo modulo, dimostrando come la squadra non abbia ancora trovato una propria identità né soluzioni convincenti. Così come il 3-5-2 è stato archiviato, anche il 4-4-2 sembra già destinato a finire nel cassetto, lasciando la Fiorentina in cerca di certezze e di una strada chiara da imboccare per uscire dalla crisi. Lo scrive il Corriere dello Sport.