Stefano Cappellini, giornalista de La Repubblica, ha parlato a Radio Bruno del momento in casa Fiorentina dopo l’ennesima figuraccia stagionale contro il Verona, queste le sue parole:
“Il silenzio della società è significativo in questa situazione complessa. È chiaro che non ci sia l’intenzione di procedere con un esonero immediato, ma se i risultati non dovessero arrivare, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. Dopo sei mesi di lavoro, è inaccettabile che la Fiorentina esprima un gioco così deludente; in questi frangenti, l’allenatore deve assumersi le proprie responsabilità.
Nel secondo tempo contro il Verona è mancato tutto: idee, determinazione, entusiasmo. La squadra, che aveva un vantaggio di 15 punti sulla Roma, ha sprecato un’occasione importante che avrebbe potuto gestire senza difficoltà. Oggi è difficile immaginare che la Fiorentina riesca a mantenere il distacco dalle inseguitrici.
La Conference League rappresenta davvero l’unica via per accedere all’Europa League? Non è così scontato che la squadra possa arrivare fino in fondo. Questa Fiorentina trasmette la sensazione di poter essere eliminata da chiunque, come dimostrato dal percorso stesso in Conference. Tuttavia, resta il dovere di provarci fino all’ultimo.
Le classifiche si costruiscono vincendo contro le squadre meno blasonate: basti pensare alla Fiorentina di Prandelli, che pur avendo difficoltà contro le grandi, non sbagliava mai contro le piccole, riuscendo così a conquistare l’accesso alla Champions League. Palladino, invece, sembra avere difficoltà nella gestione di un gruppo con ambizioni elevate.”