Sono passati 3 anni da quando Commisso ha rilevato la Fiorentina dai Della Valle e fino a questo momento le soddisfazioni non sono mancate. La Viola, nei 17 anni sotto la guida dei Della Valle, aveva vissuto momenti bui, legati al fallimento precedente ed alla ripartenza dalla Serie C, fino all’approdo in Serie A prima e successivamente in Champions, ritornando ai fasti di un tempo. Le trattative per la cessione del club si conclusero tutto sommato velocemente, per una cifra stimata tra i 160 e i 170 milioni di euro, che ha tenuto conto del valore dato ai giocatori della squadra, alle strutture societarie e al marchio Fiorentina.
L’imprenditore italoamericano si è unito così ai vari James Pallotta che aveva acquistato la Roma, al canadese Joey Saputo che ha dato lustro al Bologna portandolo quest’anno anche ad una storia qualificazione in Champions, fino ad arrivare a Joe Tacopina presidente anche del Venezia; tutti questi imprenditori hanno deciso di investire nel calcio italiano, vuoi per interessi personali, vuoi anche per passione.
Dal suo arrivo a Firenze, la società ha cominciato a programmare il futuro guardando non solo agli aspetti di campo, ma anche a quelli strutturali e di valore del marchio. Proprio per sua volontà, ma soprattutto di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina scomparso qualche mese fa prima del match di campionato contro l’Atalanta, è nato il Viola Park, il centro sportivo della Fiorentina.
Questa struttura si estende su venticinque ettari ed è dotata di dieci campi regolamentari, due piccoli stadi (da 1500 e 3000 posti), cinque padiglioni e ospita anche le camere dei giocatori, la palestra, la sauna, la piscina, oltre ad alcune stanze che servono per il recupero e addirittura per la prevenzione degli infortuni dei calciatori, dato che ci sono alcuni macchinari all’avanguardia. Insomma parliamo di un gioiellino unico in Italia, che si trova a Bagno a Ripoli alle porte di Firenze.
Tutto questo dunque fa parte del nuovo progetto Fiorentina che ha portato la Viola alla ribalta internazionale con 2 finali di Conference League consecutive, sotto la guida di Vincenzo Italiano. Dopo aver fatto la gavetta nelle categorie dilettantistiche, si è imposto agli occhi di tante società grazie all’ottimo lavoro svolto allo Spezia dove resta in carico fino al 2022, anno in cui è approdato sulla panchina della Fiorentina.
La società ha lavorato molto bene in questi anni, dando sempre un occhio al bilancio e riuscendo a compensare cessioni illustri come quelle di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, passati alla Juventus per quasi 107 milioni, con acquisti di spessore. Il bomber serbo con la maglia della Fiorentina aveva segnato 49 reti in 108 presenze in tutte le competizioni, mentre Chiesa aveva segnato 34 gol in 153 presenze. Alla corte di Italiano però sono arrivati comunque calciatori importanti, su tutti Nico Gonzalez e Lucas Beltran, entrambi argentini e si tratta di due degli acquisti più onerosi targati Rocco Commisso.
Nico Gonzalez veste la maglia viola dal 2021. Il calciatore argentino è arrivato dallo Stoccarda per una cifra totale pari a 27 milioni di euro, ma ha sempre dichiarato che questo non gli pesa: “No, non sento pressione. È una grande responsabilità giocare in questa città e in questa squadra. Cercherò di dare il massimo e portare la Fiorentina più in alto possibile”. Soprannominato “El Vikingo” e amico di Paulo Dybala, Lucas Beltran invece è arrivato a Firenze alla fine del 2023 per una cifra intorno ai 25,5 milioni di euro. Per quanto riguarda il numero 10 della Viola, con la maglia della Fiorentina ha disputato più di 100 gare in questi anni, segnando finora più di una trentina di reti; Beltran invece è andato in doppia cifra al netto di una cinquantina di gare giocate con la maglia della Viola.
Analizzando le possibili scommesse calcio sulla Fiorentina per la prossima stagione, trattenere Beltrán e Nico González potrebbe proiettare la Viola anche ad un potenziale approdo in Champions per la stagione successiva, sfruttando i 5 posti disponibili a partire da quest’anno con l’avvento della Super Champions.
L’importanza dei due argentini per il calcio di Italiano
La rosa della Fiorentina è un mix di calciatori esperti (pensiamo a Biraghi e Milenkovic in difesa o Arthur Melo a centrocampo) e giovani da valorizzare per il futuro (Sottil su tutti). Una bella caratteristica che dovrebbe essere alimentata nel tempo, magari appunto cercando di trattenere gioielli come Nico Gonzalez e Beltran, due calciatori che sono molto importanti per il gioco di Vincenzo Italiano.
Nico Gonzalez è il classico giocatore capace di risolvere la partita in qualsiasi momento: quasi infallibile dal dischetto, ama partire dalla fascia per accentrarsi e calciare, ma anche tentare la conclusione dopo aver dribblato i suoi marcatori. Beltran invece ha ricoperto fino a questo momento diversi ruoli; arrivato a Firenze per fare l’attaccante, ha giocato come punta, ma più che un finalizzatore è un ottimo elemento per far girare la palla in avanti, dato che il tecnico l’ha utilizzato a volte anche come trequartista alle spalle dell’unica punta di ruolo, posizione che a lui non sembra dispiacere, come ha dichiarato lo stesso allenatore: “Lucas lavora in quella zona perché preferisce stare lì ed è capace di tirarsi fuori dalla marcatura”.
Il sistema di gioco di base della Fiorentina di Vincenzo Italiano è il 4-2-3-1: il tecnico ama giocare con il trequartista dietro la punta, i due esterni offensivi che vanno a supporto, i due centrocampisti centrali in mezzo al campo e la linea di difesa a 4.
L’impostazione di gioco della Fiorentina rispecchia molto l’idea del suo allenatore, in quanto è una squadra che ama avere il possesso palla, tutto testimoniato dal fatto che attui una forte ri-aggressione della palla nelle transizioni negative e che costruisca l’azione dal basso sfruttando la tecnica e la qualità di alcuni suoi giocatori.
Dunque rinunciare a uno di questi gioielli sarebbe doloroso. Proprio Nico Gonzalez in qualche dichiarazione recente ha parlato del suo futuro: “Chi mi conosce sa che io a Firenze sono felice, ma il calcio è imprevedibile. Oggi sono qui, domani non si sa, ma non è questo il momento di pensarci. Voglio solo godermi il momento”.