2 Novembre 2025 · Ultimo aggiornamento: 17:41

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Nazione sottolinea: “Rivoluzione tardiva nella Fiorentina. La presenza di Mark Stephan deve far riflettere”

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 27.04.2025, Fiorentina-Empoli, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Nazione sottolinea: “Rivoluzione tardiva nella Fiorentina. La presenza di Mark Stephan deve far riflettere”

Redazione

2 Novembre · 10:24

Aggiornamento: 2 Novembre 2025 · 10:36

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Oggi si capirà se l'addio di Pradè è il primo atto di una rivoluzione

Oggi, con il risultato della partita contro il Lecce, si capirà se l’addio di Pradè è il primo atto di un qualcosa che potremo chiamare rivoluzione, oppure un atto – unico e isolato – dettato dalla disperazione di uno di quei momenti in cui c’è bisogno di fare qualcosa per rispondere a situazioni (proprio come quella della Fiorentina) fuori controllo. Oggi, dunque, si capirà se in casa viola è iniziato un periodo di riflessione, di cambiamento. Di rivoluzione, appunto. Rivoluzione che, per essere obiettivi, se tale sarà, appare tardiva rispetto ai tempi che hanno segnato il cammino da incubo della squadra viola.

La scossa, una scossa (al di là dei nomi di Pradè o di Pioli), avrebbe potuto prendere corpo prima che la Fiorentina sprofondasse nel bilancio dei 4 punticini dopo 9 partite. I campanelli d’allarme erano suonati – e forte – dopo i tre tonfi al Franchi, in tre partire di fila, come anche al fischio finale dello 0-0 di Pisa. Allarme che in qualche modo si è ignorato fino ad arrivare a oggi, alla paura di giocarsi con il Lecce tutta una stagione. E così, proprio in attesa di questa sfida segnata dall’ansia, ecco la caduta di Pradè e presumibilmente l’inizio di una rivoluzione che andrà a cambiare il profilo della Fiorentina.

Sarà stato solo un caso, certo, ma quella presenza, appena otto giorni fa, in qualche mondo ostentata, di Mark Stephan, durante la partita con il Bologna, oggi diventa un punto di riflessione su cui soffermarsi. Stephan è il Ceo, l’amministratore delegato del club. E’ un uomo di fiducia di Commisso. Sì, le rivoluzioni, spesso, iniziano così. Con un dettaglio che a prima vista può sembrare ininfluente. E che nella realtà non lo è. Vedremo. Lo riporta La Nazione.

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