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Conference League: ora la Fiorentina può sognare la finale

Firenze, stadio A.Franchi, 08.04.2023, Fiorentina-Spezia, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Conference League: ora la Fiorentina può sognare la finale

Redazione

8 Maggio · 11:09

Aggiornamento: 9 Maggio 2023 · 16:11

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Il gol di Sottil al 78° è stata una liberazione. Quello di Castrovilli nel recupero una vera catarsi. La Fiorentina ha giocato un quarto di Conference dai due volti, rischiando seriamente l’eliminazione quando tutto era a portata di mano. La gara di andata al Miejski di Poznan è stata praticamente un test match. Tutto troppo facile per la squadra di Italiano, che al Franchi ha inspiegabilmente ripiegato sul piano mentale fino allo 0-3 dei polacchi. Gli ultimi dodici minuti del match hanno fortunatamente stravolto un finale da horror, consegnando ai viola l’accesso in semifinale contro gli svizzeri del Basilea. 

Nonostante l’incertezza della gara contro il Lech, l’esito del doppio confronto ha fatto diminuire ulteriormente le quote sulla Fiorentina vincente della Conference League. Viola e West Ham sono quasi appaiate in termini probabilistici e le quotazioni elaborate dai bookmakers si differenziano tra loro di pochi percentili. In altri parole, le possibilità che l’una o l’altra vincano il torneo sono quasi le stesse. La squadra di Italiano è persino avanti rispetto agli hammers.

La Fiorentina arriva in semifinale da protagonista nonostante una stagione vissuta tra alti e bassi. Per stessa ammissione del tecnico, la squadra si è concentrata principalmente sulla Conference a scapito della Serie A. Solo nelle ultime settimane è rientrata nel gruppone di centro classifica. “C’è troppo poco tempo per preparare le partite”, ha spiegato ad ottobre dopo il 4-0 agli Hearts, “Spesso sono gare con alta intensità e dispendio di energie, si fa fatica ad arrivare al turno successivo di campionato al 100%. In più perdi allenamenti. Ma le partite ti aiutano a guadagnare quello che non fai in settimana”. 

Vincenzo Italiano è stato bravo a ricompattare la squadra nei momenti più delicati. Artefice del cammino in Conference e della tenuta in campionato. Il post Hellas sembra sia stato il momento della svolta per tutta la squadra. “Dopo Verona è successo qualcosa: si è creata fiducia ed empatia. Siamo in un periodo bellissimo, non ci siamo abbattuti nei momenti negativi, ci siamo ricompattati. Senza palla abbiamo iniziato a capire che c’è da sacrificarsi e questo lo abbiamo migliorato tanto”, ha sottolineato Italiano dopo la vittoria sui nerazzurri al San Siro. Quella di fine stagione è una Fiorentina che ha progressivamente guadagnato maggiore coesione e razionalità rispetto ai primi mesi. Fondamentale la crescita di alcuni singoli come Nico Gonzalez e Cabral, quest’ultimo più incisivo in area di rigore con 11 gol su 20 tiri in porta nel 2023 (secondo Statsbomb il suo tasso di conversione è salito dal 36 al 55%). Preziose anche le prestazioni in crescita di Mandragora e dell’asse destro Dodo-Ikonè, con il francese miglior dribblatore dei viola (2,02 dribbling riusciti nei ‘90 sui 4,1 tentati). Fondamentale poi l’apporto di Biraghi, dominatore nelle classifiche di passaggi chiave e cross del campionato italiano.

 

Penultimo scoglio prima dell’ipotetica finale all’Eden Arena di Praga: il Basilea di Vogel, che ha faticato fino al 98° del ritorno in trasferta per aver ragione di un indomito Nizza. Per i bookmakers, gli svizzeri sono i meno favoriti nel quartetto finale di Conference. Squadra abbordabile, che finora ha superato formazioni di caratura medio-bassa come Trabzonspor e Slovan Bratislava prima di passare il turno con i francesi. Modulo tipico: 3-5-2. Stella del club: Zeki Amdouni, attaccante di fantasia che preferisce partire largo a destra per rientrare sul destro e alterna percussioni centrali. Abile nel servire i tagli dei compagni e bravo nel dribbling. Spazia liberamente su tutto il fronte avanzato.

I viola, quindi, sognano concretamente la finale all’Eden Arena di Praga. La gara con il Lech ha evidenziato che nonostante lo spessore dell’avversario non sono ammessi cali di concentrazione. Servirà la migliore Fiorentina per superare il turno e provare ad imitare quanto di già straordinario è stato fatto dalla Roma nell’ultima stagione.

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