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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
COMMISSO VUOLE UNA FIORENTINA BELLA COME FEDERER, E VINCENTE COME DJOKOVIC. L’ACQUISTO DI TONALI SAREBBE UN BEL SEGNALE. MENO 48 ORE ALL’INCONTRO CON CHIESA: CHI DIRA’ OBBEDISCO? L’EDITORIALE DI STEFANO BORGI.
Editoriali

COMMISSO VUOLE UNA FIORENTINA BELLA COME FEDERER, E VINCENTE COME DJOKOVIC. L’ACQUISTO DI TONALI SAREBBE UN BEL SEGNALE. MENO 48 ORE ALL’INCONTRO CON CHIESA: CHI DIRA’ OBBEDISCO? L’EDITORIALE DI STEFANO BORGI.

Stefano Borgi

15 Luglio · 02:57

Aggiornamento: 15 Luglio 2019 · 02:57

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Impossibile parlare solo di calcio. Almeno oggi. Ciò che è andato in scena sul centrale di Wimbledon è qualcosa che resterà negli annali, scolpito nella storia, e molti di noi potranno dire… io c’ero. Davanti alla TV, ma c’eravamo. Un tempo si diceva del Bologna di Fulvio Bernardini che… “così, si gioca solo in Paradiso”. Ecco, Novak Djokovic e Roger Federer hanno dimostrato che, dal Paradiso della racchetta, sono scesi sulla terra e ci hanno mostrato come si gioca a tennis. Nel rispetto del pubblico pagante e di loro stessi. Qualcuno dirà, che c’entra con la Fiorentina? C’entra eccome, perchè lo sport, a certi livelli, è universale. Ed il messaggio lanciato da Londra a New York, dai due tennisti (forse) più forti di sempre, siamo certi avrà colpito anche Commisso. E allora, in una trasposizione spazio temporale, ci piace immaginare che Rocco abbia chiesto a Pradè, a Joe Barone, a Montella… “costruitemi una Fiorentina bella e divertente come Federer, aggressiva e vincente come Djokovic. Io ci metto i soldi, voi metteteci idee e fantasia”. Facile a dirsi, molto più difficile a farsi. L’importante è che, dopo anni di noia e delusioni, la tifoseria viola possa appassionarsi alla nuova Fiorentina come noi (seppur spettatori neutrali) abbiamo fatto in quelle quattro ore e passa di spettacolo.

  • EPPUR SI MUOVE… Calma piatta sul fronte campagna acquisti. Però ci sono delle idee di calcio, e questa (rispetto agli anni scorsi) è già una notizia. L’interessamento per Tonali, ad esempio. Il suo caso somiglia molto a quello di Verratti nel 2012: oggi come ieri si tratta di un rampante regista, che milita in una neopromossa, ambito da molte squadre di serie A. Costo del cartellino? Elevato, molto elevato. 12 milioni di euro al tempo per l’ex-pescarese, 30-35 milioni oggi per il bresciano. Il timore è che il calcio italiano perseveri nell’errore fatto 7 anni fa, con Verratti che andò al PSG, mentre Fiorentina e Juventus indugiarono, per poi vedersi soffiare il calciatore sotto il naso. Anche stavolta c’è di mezzo il PSG (che offre 25 milioni), però la Fiorentina fa sul serio. Molto sul serio, fino ad offrire Saponara e Vitor Hugo come contropartita tecnica. Del resto il profilo di Tonali è perfetto per le intenzioni di Commisso: giovane, italiano, senza creste e tatuaggi, protagonista in un ruolo fondamentale nello scacchiere tattico di Montella: il regista. Da qui a dire che Tonali vestirà la maglia viola, ce ne corre. L’importante però è che la Fiorentina abbia delle idee, come sarebbero De Rossi, Baselli, Inglese… e che magari affianchi a Tonali (che ricordiamo non ha neppure una presenza in serie A) un elemento esperto come Biglia, piuttosto che Badelj. Vanno bene entrambi. Il calcio si fa in questo modo, e la nuova triade Pradè-Barone-Antognoni sembra averlo capito.

OBBEDISCO!!! Meno 48 ore all’incontro di Teano. Pardòn… di Chicago. Protagonisti Rocco Commisso/Vittorio Emanuele II e Federico Chiesa/Giuseppe Garibaldi. Tutti noi sappiamo come andò a finire nel 1860, un semplice “obbedisco” e tanti saluti alla “spedizione dei mille”. Ci auguriamo che 159 anni dopo la storia si ripeta e sia il talentino a dire: “ok, abbiamo scherzato. Firmo il prolungamento, prendo l’aumento (sostanzioso ndr.) e mi rimetto a giocare. E scusate per il tempo che vi ho fatto perdere”. Speranza concreta o pia illusione? Probabilmente entrambe, anche perchè nessuno ha capito cosa frulli in testa al ragazzo ed al fantomatico “entourage”. Se invece sarà Commisso ad “obbedire” alla volontà secessionista di Chiesa ne prenderemo atto, senza strapparci i capelli. Pronti a ripartire ed investire i soldi incassati. L’importante è mettere un punto e che non si vada oltre, perchè la Fiorentina stile finale di Wimbledon non può aspettare. E nemmeno il pubblico di Firenze.

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