Il confronto tra la Fiorentina della stagione 2024-25 e quella del 2025-26 mostra un crollo evidente sotto ogni punto di vista. Un anno fa la squadra viaggiava con numeri da alta classifica: otto vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta, 27 gol fatti e appena 10 subiti, per un totale di 28 punti che valevano il secondo posto a un solo punto dalla vetta. L’attacco funzionava, la difesa era solida e l’identità di gioco sembrava ormai consolidata. La Fiorentina entrava in campo con fiducia, aggressività e la sensazione di poter competere con chiunque.
La stagione attuale racconta invece una realtà totalmente opposta. Zero vittorie in tredici partite, sei pareggi e sette sconfitte, solo 10 gol segnati e ben 21 incassati. Numeri che pesano e che relegano la squadra all’ultimo posto. L’efficacia offensiva si è ridotta drasticamente: da oltre due gol di media a meno di uno. Anche la fase difensiva, un punto di forza l’anno precedente, è crollata, con oltre un gol e mezzo concesso a partita.
Oltre ai dati, è evidente il cambio di mentalità. La Fiorentina 2024-25 giocava con entusiasmo, ritmo e convinzione; quella del 2025-26 appare fragile, lenta, insicura. Le partite sfuggono nei momenti decisivi, la manovra è meno fluida e la squadra sembra soffrire ogni minima difficoltà. Ciò che colpisce maggiormente è la perdita di fiducia: un anno fa si lottava per l’Europa e forse per un sogno più grande, oggi si pensa soprattutto a come risalire dal fondo della classifica.
L’enorme distanza tra le due stagioni non sta solo nei numeri ma nel modo in cui la squadra scende in campo. Per invertire la rotta servirà ritrovare compattezza, solidità difensiva e un riferimento offensivo capace di cambiare le partite, ma soprattutto una mentalità nuova che rimetta la Fiorentina sulla strada interrotta appena un anno fa.
