La sconfitta rimediata a Bergamo nell’ultimo turno del campionato di Serie A (1-0) ha riacceso i riflettori su uno dei punti deboli della Fiorentina, ovvero l’attacco. I viola, pur giocando molto meglio degli orobici per larghi tratti del match, non sono riusciti a bucare la porta difesa dal portiere della dea Marco Sportiello, nonostante i 16 tiri in porta (contro i 10 dei padroni di casa) e un possesso palla che al novantesimo diceva 62% in favore dei ragazzi di mister Vincenzo Italiano.
Fiorentina poco solida sotto porta e quasi per nulla presente nell’area di rigore avversaria (lo dimostrano i soli 5 tiri finiti nello specchio dell’Atalanta). La mancanza del gol adesso è diventata una seria problematica che Italiano e i suoi dovranno cercare a tutti i costi di superare.
Alla pausa del campionato per gli impegni delle nazionali nella Nations League, la Fiorentina, nonostante i 9 punti raccolti nelle prime sette gare, era una delle squadre che aveva segnato di meno (solo 7 gol). Nonostante le tante occasioni da rete prodotte (come visto anche con l’Atalanta fuori casa), le bocche di fuoco viola sembrano essere spente in questa prima parte di stagione, in Italia come in Europa dove la situazione comincia a diventare drastica. Dopo appena un punto nelle prime due giornate, gli esperti sul calcio come Betway Sports hanno rivisto le chance di successo dei viola al ribasso, portando gli uomini di Italiano dietro Villarreal e West Ham nella classifica dei favoriti.
Cosa non va
L’attacco della Fiorentina in campionato è riuscito a segnare soltanto 7 gol in otto gare. Troppo poco per poter pensare ad un problema di passaggio o a un momento “no” del singolo. I due ultimi attaccanti arrivati alla corte del patron Rocco Commisso (Arthur Cabral lo scorso gennaio e Luka Jović nel corso di questa estate) non hanno minimamente inciso sinora, tanto da guadagnarsi anche la “bocciatura” del tecnico Italiano nell’ultimo match di Serie A che ha richiamato i due dalla panchina soltanto negli ultimi venti minuti della sfida di Bergamo.
Eppure, proprio dai piedi dell’attaccante della nazionale serba sono passate le migliori occasioni per i viola contro l’Atalanta. Nonostante l’ultima opaca prestazione, l’allenatore della Fiorentina si è comunque detto fiducioso rispetto alla tenuta del suo parco attaccanti. Anche perché, a conti fatti, Italiano dovrà smettere di fare affidamento esclusivo sulle doti di Christian Kouame che, partito a inizio stagione da esterno, si è guadagnato i galloni di punta titolare dopo alcune eccellenti prestazioni delle prime giornate.
Sulla carta il reparto offensivo della Fiorentina coniuga la freschezza dei tanti giovani che lo compongono (l’età media dei cinque centravanti viola è inferiore ai 24 anni) alle grandi doti tecniche e atletiche dei singoli.
Ma basterà tutto questo per dare la svolta alla stagione dei viola? Nelle prossime settimane gli uomini di Italiano saranno chiamati a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a recuperare tutto il tempo perso finora. Perché sia in Europa che in Serie A i viola possono e devono ancora ambire a posizioni di prestigio.