Il mercato estivo della Fiorentina è stato particolarmente movimentato sul fronte degli acquisti, con ben nove innesti: da Dzeko a Lamptey, passando per Fazzini, Viti, Sohm, Kospo, Lezzerini, Piccoli e Nicolussi Caviglia. Un investimento complessivo da oltre 90 milioni di euro. Mai visto, negli ultimi anni, uno sforzo del genere. A dimostrazione della volontà della società di rafforzare in profondità la rosa. Parallelamente, però, non ci sono state cessioni di rilievo, fatta eccezione per Kayode al Brentford (17,5 milioni). Le altre operazioni in uscita hanno portato incassi modesti, spesso legati a prestiti o risoluzioni contrattuali utili più che altro ad alleggerire il monte ingaggi.
Nelle ultime ore di mercato l’obiettivo principale era liberarsi degli esuberi, e in parte la missione è stata compiuta: Beltran è finito al Valencia in prestito,Barak alla Sampdoria e Bianco al Paok dopo il rinnovo. Restano però alcuni giocatori difficili da piazzare, come Richardson, Sabiri e Infantino, per i quali si cercherà una sistemazione nei mercati ancora aperti (Olanda, Brasile, Turchia, Russia ed Emirati). Per ora, il saldo negativo si aggira sui 67 milioni, ma la società conta sulla propria solidità finanziaria e sulla possibilità di riequilibrare i conti entro giugno, anche grazie alla normativa UEFA che considera il triennio complessivo. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
