Quello di giovedì sera a Losanna è stato il 33° gol stagionale subito dalla Fiorentina. Una tendenza spiacevole e apparentemente inarrestabile, tanto che le gare finite con la porta inviolata sono state appena 5 su 23. Così come 5 è il numero di vittorie ottenute dalla squadra viola fin qui (tutte in Conference League, tra playoff e girone).
Troppo spesso la retroguardia ha peccato di disattenzioni e questo ha condizionato il resto della formazione, che anche quelle poche volte che è stata in grado di passare in vantaggio non è quasi mai riuscita a custodire il risultato.
I numeri sono improponibili: oggi quella viola risulta la retroguardia più battuta in campionato, al pari del Torino. Ventisei gol subiti, proprio come i granata. Il che non è certo un vanto, soprattutto se paragonato alle statistiche della scorsa annata. Dopo 15 turni di Serie A, Ranieri e compagni avevano subito solo 10 reti. Vale a dire 16 in meno rispetto ad ora. Una differenza abissale, che denuda le carenze attuali. Serviranno le opportune contromisure al più presto.
Non solo: è dal 26 ottobre che la Fiorentina subisce gol. Fanno 12 partite di fila, 8 in campionato e 4 in Conference. L’ultima sfida disputata senza incassare una rete risale al 23 ottobre, cioè la trasferta di Conference contro il Rapid Vienna. Da quel momento in poi non c’è più stato verso di blindare la porta. Va da sé che la svolta debba arrivare prima di tutto là dietro se la squadra di Vanoli vorrà cambiare marcia e risalire la china. Sembra tutto molto complicato, visto l’atteggiamento dei giocatori, in difesa e non, ma l’attualità impone di trovare una soluzione prima che sia troppo tardi. Lo riporta il Corriere dello Sport.
