Il giornalista sportivo Alfredo Pedullà parla dei diversi recenti esoneri verificati in serie A, approfondendo anche quello di Stefano Pioli, allontanato dalla panchina viola dopo 10 giornate ed un totale di 4 punti in campionato, con il conseguente ultimo posto in classifica. Ecco cosa dice:
“Pioli e i calciatori della Fiorentina non hanno mai avuto un rapporto, mi risulta che già un mese prima dell’esonero ci sia stato un confronto abbastanza sanguinoso. La squadra non lo seguiva, aveva chiesto delle varianti tattiche e soprattutto un ordine e una pulizia nella coerenza delle scelte. Sono stati presi due attaccanti per giocare con un trequartista a ridosso di una punta, quindi anche il malcontento della società, però c’era un contratto, quindi ha pensato di poterlo portare alle dimissioni in assenza di un risultato, perchè aveva fatto 4 punti in 10 partite, ma quando la squadra ti volta le spalle e decide che non sei più quello giusto, vieni scaricato. Vanoli è arrivato nella settimana antecedente alla sosta, cambia poco perchè la Fiorentina doveva comunque preparare questo ribaltone, sapendo che le sarebbe costato un bagno di sangue.
Io ribadisco che oggi i contratti di tre anni non andrebbero fatti perchè può capitare che si pensi di prendere il miglior allenatore che poco dopo si dimostra però l’opposto, ovvero il peggiore del campionato per il contributo dato, e a quel punto non è neanche giusto che debba rinunciare: troppo facile dimettersi con i soldi degli altri. Per me i contratti dovrebbero durare massimo due anni perchè alla fine sono i giocatori a decidere, in base al rapporto creato con l’allenatore e, a volte, certi feeling non ingranano fin dall’inizio e decretano il cattivo rendimento in campo”. Dichiarazioni riprese dal suo canale Youtube.
