Quella di oggi è senza dubbio una vigilia di campionato molto importante per la Fiorentina di Mister Italiano, e lo è per diversi motivi.
In primo luogo per la posta in palio: per la Fiorentina infatti vincere vorrebbe dire rilanciarsi nella corsa all’europa, anche in virtù delle vittorie di Lazio e Atalanta. Sarebbe inoltre un forte segnale di ripresa emotiva dopo le ultime sconfitte.
Sì perché mancano tre partite alla fine del campionato, tre, appunto, come le sconfitte arrivate prima di questa importante partita.
Certo, a giochi fatti Salernitana, Udinese e in parte Milan potrebbero avere un peso enorme in ottica classifica finale ma non devono cancellare tutto ciò che di buono è stato fatto durante tutta la stagione. Dobbiamo infatti sempre ricordare che a luglio Vincenzo Italiano ha preso una squadra che veniva da tre campionati giocati per non retrocedere.
Per questo motivo credo che il giudizio sulla stagione della Fiorentina non debba essere strettamente legato alla qualificazione per le competizioni europee, sarebbe infatti a mio modo di vedere una valutazione non completa. Esprimere un giudizio in relazione a dove eravamo tre partite fa non renderebbe onore al lavoro fatto dal mister fin dal ritiro di Moena.
La non qualificazione sarebbe, facendo un parallelismo, come pareggiare una partita contro una big dopo essere stati in vantaggio durante tutto l’arco dei 90 minuti. Lottare per l’Europa dopo anni anonimi sarebbe di per sé una grande risultato, ma dopo essere stato lì tutto l’anno vorresti portare a casa il bottino pieno.
Al momento però queste sono solo chiacchiere. A parlare sarà il campo, domani e le prossime due partite. Sta a noi, squadra e pubblico.
Umberto Cammarota
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