“Io ho vinto ed ho sempre voluto vincere, ce l’ho nelle vene fin da bambino. Ho sempre spinto tutti per arrivare a questo anche a costo di rischiare fratture interne. Ed arrivi ad un punto in cui si rischia un vuoto di energia. Mi servirà da lezione e nel futuro gestirò meglio queste situazioni”. Così Paulo Sousa questa mattina in conferenza stampa, frasi assolutamente inaspettate ma sincere. L’allenatore gigliato, che durante le scorse settimane si era preso una parte delle colpe per gli scarsi risultati ottenuti, affermando di non essere sempre riuscito a preparare le partite nel modo giusto, oggi ha ammesso di aver avuto un calo di concentrazione. Parole apprezzabili, ma soprattutto non scontate, basti pensare al suo predecessore Vincenzo Montella, un uomo da cui difficilmente avremmo sentito dichiarazioni simili.
Giusto, dunque, il “mea culpa” del portoghese, un segno di rispetto nei confronti dei tifosi e dei suoi giocatori, che adesso non sentiranno più tutto il peso delle ultime due sconfitte sulle loro spalle. Sousa ha deciso di difendere la sua squadra nel modo più corretto, dicendo la verità. Una verità che ha messo in evidenza il grande rammarico del tecnico per non essere riuscito a realizzare i suoi obiettivi per la Fiorentina.
Sousa ha parlato di un “vuoto” d’energia che lo ha portato a perdere la concentrazione per un periodo breve ma comunque significativo. Ci chiediamo se questo “vuoto” di cui parla il tecnico gigliato sia stato causato dai suoi uomini, colpevoli di non essere riusciti mettere in pratica i suoi insegnamenti, oppure dalla dirigenza, che a gennaio non ha ascoltato tutte le richieste del mister. Infatti, se da una parte Paulo Sousa e la squadra devono assumersi certe responsabilità per il calo primaverile di risultati, dall’altra la società dovrebbe interrogarsi sul lavoro svolto quest’anno. Il mercato è stato sfruttato al massimo delle possibilità? Si è cercato veramente di migliorare un gruppo che a dicembre stava ancora lottando per lo Scudetto? Queste le domande che speriamo si porranno al prossimo consiglio d’amministazione.
Intanto il pubblico viola è diviso tra chi vuole la conferma di Paulo Sousa a prescindere, chi, invece, preferirebbe puntare su un altro allenatore e chi ha deciso di aspettare la fine del campionato. Quel che è certo è che domani tutti vogliono vedere impegno e coraggio da parte della Fiorentina.
Tommaso Fragassi