Un vecchio detto recita “Se Atena piange, Sparta non ride” riferendosi alla situazione delle due città greche alla fine della guerra del Peloponneso, questa espressione possiamo riproporla per la situazione che attualmente c’è nella retroguardia della Fiorentina. Dopo l’infortunio di Mina, purtroppo prevedibile e ampiamente pronosticabile (lo dice la sua storia recente) nell’ambiente viola è scattato l’allarme e sul banco degli imputati ci è finito il mercato viola con il ripensamento nelle ultime ore di mercato di non andare più a prendere un difensore mancino e dunque, a conti fatti, l’arrivo a parametro zero del colombiano Mina ha sostituito Igor, ceduto in estate al Brighton per 20 milioni di euro.
Ma come sta andando il difensore brasiliano in Premier League? La risposta è semplice: non sta andando. Quattro partite, tre panchine e addirittura una tribuna, in totale zero minuti giocati. Non saranno certamente contenti di lui i tifosi inglesi che lo hanno visto arrivare per una cifra non indifferente (anche se in Inghilterra non sono cosi attenti agli esborsi economici) speranzosi e per ora non sanno quasi nemmeno come sia fatto il difensore ex viola.
Il difensore brasiliano, protagonista in negativo del finale di stagione della Fiorentina, è tornato sulla bocca dei tifosi viola, probabilmente lo sarà per un po’, in questo momento quasi rimpianto non tanto per il suo valore tecnico, abbastanza discreto e nulla di più, ma per il fatto che, a conti fatti, non è stato sostituito per le sue caratteristiche tecniche e fisiche. Da qui “Se la Fiorentina piange, Igor non ride”. E chissà se qualcuno, o dalle parti di Firenze, o dalle parti di Brighton, si sia un po pentito dell’avvicendamento…