Con più fortuna il risultato sarebbe stato un’altro
Ci sono state tante cose che mi avevano fatto pensare ad un ridimensionamento in vista della partita di giovedì, invece il campo mi ha smentito e abbiamo fatto una signora partita, peccato potevamo vincerla.
Il primo tempo è stato un dominio assoluto della Fiorentina, sfortunata e poco concreta davanti alla porta. Il Napoli infatti, nel primo tempo si è reso pericoloso solo con Elmas, con tiro da fuori uscito alla destra di Terracciano, e nulla più.
Nel secondo tempo la musica è cambiata e anche il Napoli si è reso più pericoloso. Tuttavia quelli che sono andati più vicini al gol, siamo stati ancora una volta noi. Penso al gol eclatante, divorato da Nico a porta vuota.
Peccato con un pareggio o con una vittoria, avremmo stabilito un record particolare, essere stata l’unica squadra in questo campionato ad aver fermato i campioni di Italia.
Con una vittoria avremmo potuto anche allungare la classifica da chi ci precede, ma così non è stato e quindi ora, testa al Basilea.
Le partite che realmente contano ormai in questa stagione, al momento restano tre. Andata e ritorno con il Basilea, e finale di Coppa Italia. Quindi capisco il fatto di voler preservare qualche titolare.
Archiviato l’aspetto calcistico mi piacerebbe soffermarmi su quanto letto e visto in questi giorni tra Napoli e Fiorentina.
Il “pasillo de honor” dei nostri giocatori verso i campioni di Italia è una cosa che ho apprezzato tantissimo. Non siamo nuovi in questo genere di cose, anzi, potremmo ritenerci dei pionieri, almeno in Italia.
Ripenso ad esempio al terzo tempo indetto dai Della Valle così come il cartellino viola sempre ad opera della famiglia marchigiana.
Ho ammirato tantissimo anche i messaggi inviati dal nostro caro presidente Rocco Commisso all’amico Aurelio Delaurentis, e la visita di Joe Barone e Commisso al Murales di Maradona.
Sarò un romantico o forse un vaneggiatore ma questi scambi, mi hanno portato a fantasticare su un nostro futuro roseo.
Questo scudetto del Napoli mi ha portato a pensare e fantasticare (forse) che prima o poi questa gioia la potremmo rivivere anche noi. E’ passato tanto tempo dall’ultimo trofeo. Magari quest’anno se ci dice bene ne potremmo alzare due, e perché no, gettare le basi per la vittoria futura di un campionato di serie A.
Forse potrebbero restare solo vaneggiamenti di un tifoso innamorato, ma io ci voglio credere.
Ora testa a giovedì con il Basilea, il primo tassello dei nostri sogni, passa proprio da questa partita.
JAMME GUAGLIU’, IO CE CREDO!
Lo scugnizzo viola