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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
SAI PERCHÉ SONO QUA!? PERCHÉ HO DATO RETTA AL CUORE!

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SAI PERCHÉ SONO QUA!? PERCHÉ HO DATO RETTA AL CUORE!

Gabriele Caldieron

21 Novembre · 20:16

Aggiornamento: 21 Novembre 2016 · 20:16

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“Senza te non ci sto! Dimmi come devo fare…”
E tutti noi conosciamo il seguito… Il tifoso ha bisogno di questo: vivere la squadra, sostenerla e vedere giocatori in campo che lottano per la gloria proprio come chi espone un vessillo viola in ogni angolo di Italia e del mondo.
Il tifoso viola è questo: senso di appartenenza più che spiccato, e finalmente abbiamo rivisto un giocatore sotto la curva ad esultare. Sono piccole cose, ma a Firenze per passare “una buona settimana” bastano e avanzano. A Firenze per le strade, nei bar, dal parrucchiere, o al supermercato nella giornata che viene dopo la partita non si parla d’altro! “Madonna che viola ieri! Il mimmi ieri un fenomeno!”
Quando penso all’impatto emotivo che ci da vivere il calcio e la Fiorentina penso ai mille momenti dove lo stadio e tutti i nostri cuori hanno tremato insieme alle gradinate del Franchi, c’è qualcosa di meglio? La risposta è no.
Il tifoso vive per quell’attimo prima di veder la rete gonfiare, quel respiro bloccato in gola e poi il mischiarsi di colori nel gioire. La vita durante la settimana è dura, tutti affrontiamo le avversità del lavoro e dei problemi, ma in quei 90 minuti… tutto svanisce. Penso a quante emozioni ha regalato il reintegro (anche solo per una sera) dei tamburi, penso a cosa mi ha regalato lo stadio quel 20 Ottobre 2013 e tutte le volte che cantiamo “per esser di Firenze vanto e gloria” tutte le volte un meraviglioso brivido…
Una battaglia simbolica, ma il bel tifo, caldo e passionale è roba per pochi innamorati, non per delinquenti (ogni parola riferita ai “tifosi” romanisti di ieri è puramente voluta).
Il calcio esiste per i tifosi, e questo “nei piani alti” deve essere ben chiaro, a tutti. Quando gioca la Fiorentina non si può esimersi dal guardare la partita e tifare, siamo fatti così è un semplice atto d’amore, anzi proprio di fede oserei dire, una religione, una routine, un bisogno. Esagero? Forse… Ma sono sicuro che in quello che dico molti si rispecchiano…
Lunga vita e prosperità al calcio e al viverlo sugli spalti, alla fine si sa… diamo solo retta al cuore!

Gabriele Caldieron

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