Palazzo Vecchio è comunque convinto che anche da un restyling meno impattante la Fiorentina possa ricavare. Non solo per la gestione degli spazi commerciali ma anche sul naming dello stadio e su qualche suggestiva opzione che rimbalza in queste ore, come un ristorante e un albergo dentro lo stadio. Anche con 40 mila posti e 15 mila metri quadrati di commerciale mister Commisso può guadagnare col Franchi, magari diventando partner della ristrutturazione. In casa Fiorentina guardano con scetticismo i tempi del restyling con regia pubblica: a Commisso hanno spiegato che i tempi medi di un’opera pubblica italiana sono 15 anni.
E qui viene Campi. I tempi prospettati al patron viola in quel caso ben più brevi. Due anni per i permessi e 2-3 per i lavori. Anche l’eventuale architettura finanziaria piace di più a Commisso: acquisto terreni da un privato, stadio di proprietà, controllo su progetto e lavori, la chance di gestire 40-50 mila metri quadrati di area commerciale e alberghi. Però serve l’ok della Regione e un’intesa con Toscana Aeroporti. Commisso non vuole entrare in nuove guerre puniche. Lo riporta Repubblica oggi in edicola.
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