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Prandelli: “Kokorin non è pronto, Pulgar buttato giù dal Covid. Mercato senza grandi opportunità”
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Prandelli: “Kokorin non è pronto, Pulgar buttato giù dal Covid. Mercato senza grandi opportunità”

Redazione

18 Febbraio · 13:27

Aggiornamento: 18 Febbraio 2021 · 13:27

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Foto di proprietà di ACF Fiorentina. Riproduzione vietata ©

Oggi il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli ha parlato in vista della sfida di domani tra Fiorentina e Spezia:

Oggi sono 8 anni che ci manca Mario Ciuffi, è stato il primo giornalista che mi ha messo la sciarpa, personaggio straordinario e tifoso. Ci manca la sua trasmissione dove “frustava” e accarezzava tutti. Mi ricordo che un giorno mi disse, stasera devo frustarti, avevamo davvero un rapporto bellissimo come con Ciccio. Telefonava prima della partita, ci teneva, mi chiedeva se andava tutto bene, una chiamata anche solo di dieci secondi, ma puntale.

Un aggiornamento su Ribery? La Fiorentina crea molte più occasioni ma non è migliorata la media punti. Un punto in tre partite… Son dati da interpretare come?

Franck sta cercando di migliorare, spesso gli dico che è importante che la testa sia positiva, sta seguendo il protocollo per arrivare al 100%. Nelle ultime tre gare ci sono state sia le prestazione che degli errori. Dobbiamo essere più precisi e capaci nel leggere le situazioni. Piccoli errori possono compromettere il risultato finale.

Bonaventura ha parlato di spogliatoio deluso e arrabbiato. La rabbia, la cosa giusta per uscire?

Sì, la consapevolezza, la rabbia, la delusone, dobbiamo domani mettere in campo ancora più determinazione. In queste ultime partite non sono arrivati i risultati ma la squadra ha dimostrato di avere idee di gioco. Obbligati a fare prestazioni contro un’ottima squadra, che fa forse il miglior calcio in Italia. Ogni partita ha la propria storia, complimenti ad Italiano. Noi abbiamo il dovere di fare la partita per i tre punti.

Vlahovic sta facendo grandi progressi. Come sta Kokorin? Quanto tempo gli serve per avere una condizione accettabile? Kouame? La sua partita a Genova molto generosa ma insufficiente… La difesa, sembra che Pezzella sia in difficoltà…

Vlahovic, spendiamo ogni settimana parole importanti, se le merita, dal martedì alla domenica è motivato, stiamo cerando di migliorargli dei dettagli. Kouame con Vlahovic deve trovare i movimenti corretti. E’ sempre stato un giocatore molto generoso, va bene così. Se la punta fa gol corona la prestazione. Kokorin? Quando è arrivato abbiamo fatto un lavoro di preparazione contro l’Inter, l’ho messo in campo per capire le dinamiche. Non ha ancora una grande condizione. In quella partita ha avuto un piccolo problema. Contro la Samp l’ho portato solo per integrarlo nel gruppo. Sta lavorando. Domani lo riporterò in panchina ma non penso di poterlo utilizzare. Stiamo lavorando per arrivare al 100%. La difesa si sta comportando bene. Pezzella? Si è reso conto nelle ultime due settimane, sta facendo molto molto bene. L’ho cambiato per cambiare modulo di gioco. Pezzella per me non è un problema.

Quanto è importante il rientro di Amrabat?

Capita che quando giochi bene vai incontro alle critiche. Lui ha una buona aggressività, non è un regista, sa giocare anche in maniera semplice. E’ importante per noi. Non ho ancora deciso chi giocherà.

Torna Amrabat ma a Genova abbiamo visto un Pulgar in spolvero, effettivamente è tornato su livelli importanti. Alla luce di quanto detto su Amrabat è quella di farli coesistere?

Sì, si sta valutando anche questa situazione. Sono contento che Pulgar abbia fatto una grande partita. Ragazzo molto sensibile, ha attraversato un periodo difficile post-Covid. Molte persone hanno subito sull’aspetto psicologico, felice che ha reagito in maniera positiva. Ottimo giocatore.

Martinez Quarta è uno di quelli più in crescita. Su che cosa deve ancora lavorare?

Base importante difensore che sa difendere ma anche giocare ovunque, sa leggere le situazioni. Molto positivo per il fatto che ogni giorno si è allenato molto bene.

Che differenza c’è tra la Fiorentina e questo Spezia? Pensa che ci siano tante differenze tra i singoli? Qual è il problema dei Viola? Panchina corta o lunga? Torna sul banco degli imputati il mercato di gennaio… Ha poche sostituzioni. E’ d’accordo?

Abbiamo parlato poco dello Spezia perchè ho risposto alle domande dei tuoi colleghi, gran rispetto di questa squadra, un gioco che va avanti da due anni. Non puoi fare un paragone sui singoli, lo Spezia è una squadra che gioca insieme da diversi mesi. Io mi ricordo gli anni dei Galacticos del Real Madrid e poi non hanno fatto nulla. Lo Spezia ha questa qualità, mantenuto stesso tipo di gioco nella serie B, con un gioco da neopromossa, gioca con spensieratezza. Noi siamo partiti con obiettivi alti, ti rendi conto che poi devi cambiare mentalità. Dobbiamo dimostrarlo in campo, di essere superiori.

Mercato? Era di scontenti, tutti scambi. Abbiamo voluto prendere quei giocatori che potevamo anche da un punto di vista economico e siamo contenti. Non abbiamo la panchina corta. Se ci sono infortunati, non è un problema, abbiamo i ragazzi della Primavera, faremo crescere anche loro.

Callejon? Non sta trovando spazio, come valuta la sua crescita?

Io con lui sono stato chiaro, io e lui sappiamo cosa ci siamo detti. Da un punto di vista professionale è una persona che capisce la difficoltà della squadra e sta cercando con l’esperienza di aiutare. Non ho nulla da dire se non fare i complimenti nonostante non giochi titolare.

Qual è il suo ricordo più bello a Verona con Italiano? Come lo vede proiettato a livello di carriera?

Su Vincenzo ho solo delle parole non dolci ma quando sono arrivato a Verona era un ragazzino, dopo qualche settimana gli ho dato la maglia da titolare. Aveva capacità importanti di vedere gioco. La strada da allenatore denota la capacità di anticipare le situazioni. Era un costruttore ma molto dinamico, è stato uno dei primi centrocampisti che andava alto. Tutti i complimenti che sta ricevendo son meritati, il calcio non ti regala nulla.

Guardando l’attualità, vediamo prestazioni migliori dal punto di vista del gioco, media punti non però all’altezza. Zona sicurezza lontana 7 punti. Che cosa ti dice tutto questo?

I 7 punti non mi bastano, deve essere un motivo per far punti. Negli ultimi anni purtroppo la Fiorentina ha lottato per questo obiettivo, è una situazione che a livello di programmazione bisogna strutturare in maniera diversa. Ora ci siamo calati in questa posizione, tutti si sono resi conti di dover lottare per non retrocedere. Tante squadre con il nostro stesso tipo di problema, non dobbiamo fidarci solo del nostro blasone ma ricercare risultati partita dopo partita.

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